Ecco un altro lavoro di
riciclo/riuso che ho realizzato in questi giorni, un po' meno veloce e un po' più elaborato rispetto al super facile e rapido
appendi-strofinacci fatto con le mollette per i panni, e che mi sta dando soddisfazione perché è
comodo e pratico da usare, oltre che gradevole da guardare... diciamo che fa già parte dell'arredamento, dato che uncinetti&Co. sono sempre in giro a portata di mano.
L'oggetto di partenza è un secchiello di plastica per alimenti (credo fosse un ex contenitore per mozzarelle fresche) completamente trasparente e dotato di coperchio, alto abbastanza da avere le pareti alte poco più della lunghezza di un normale uncinetto. Per intenderci, è un po' più alto di un classico barattolo dello yogurt da 500 g., nel quale questo porta-crochet non si sarebbe potuto realizzare.
Ho iniziato dall'esterno, ovvero dal rivestimento di
cotone bianco screziato di beige che ricopre interamente il secchiello.
Sono partita dal fondo, lavorando
in tondo a spirale con delle normali
maglie mezze alte, fino a raggiungere il diametro del fondo del barattolo (prima foto in alto nel collage qua sopra).
Giunta a quel punto, ho eseguito un giro a
maglia bassa in costa, senza più aumentare punti, come è invece necessario fare per la lavorazione in tondo (seconda foto in alto).
Da quel momento ho lavorato a
punto tela (punto che avevo già utilizzato per i
porta-tovaglioli natalizi di un annetto fa) fino a ricoprire interamente il corpo del secchiello. Il punto tela è facilissimo perché si esegue alternando una maglia bassa e una catenella; la maglia bassa seguente si lavora saltandone una di base, e nel giro successivo ogni maglia bassa si punta nello spazio lasciato libero dalla catenella di base. In questo modo si ottiene una lavorazione compatta, ma con un leggero rilievo che ne movimenta piacevolmente l'aspetto.
Dato che il secchiello ha una forma leggermente svasata verso l'alto, ogni tanto ho dovuto aumentare qualche punto, senza una regola precisa, semplicemente provando spesso il "vestitino" sul "modello".
Dato che in prossimità dell'apertura il secchiello è provvisto di un bordo più largo rispetto alle sue pareti, ho realizzato una sorta di
"mantovana" separata. Ho iniziato da una fila di catenelle lunga quanto la circonferenza dell'apertura, che ho poi chiuso a cerchio con una
maglia bassissima; poi ho proseguito con un giro a maglia bassa, un giro a maglia alta (durante la lavorazione del quale ho previsto due spazi vuoti per lasciare liberi i fori nei quali si fissano i perni del manico del secchiello), un giro a maglia bassa e un giro di
ventaglietti, composti da 7 maglie alte ciascuno.
Praticamente, il rivestimento del secchiello sale dal basso verso l'alto, mentre quello del bordo scende dall'alto verso il basso.
Poi è giunto il momento di
decorare/rivestire il coperchio; avrei voluto realizzarlo interamente all'uncinetto, ma il gomitolo (esemplare unico ricevuto grazie ad un
baratto di tempo fa) non era sufficiente. Allora ho optato per applicare al centro un pezzo di
cartoncino ondulato color avana (che riprende il rivestimento dell'interno del porta-uncinetti, come vedremo tra poco) e di realizzare a
crochet solo il bordo, in modo simile a quello usato per la "mantovana": una fila di catenelle lunga quanto la circonferenza necessaria, un giro a maglia bassa, un giro a maglia alta e un giro di
pippiolini.
Per riempire un po' lo spazio al centro del cerchio di cartoncino, e per finire l'ultimo rimasuglio del gomitolo, ho applicato un semplice
fiore.
Il rivestimento del secchiello si sostiene da solo, grazie alla lavorazione abbastanza compatta, mentre i bordi del coperchio e dell'apertura del contenitore li ho fissati con qualche goccia di
colla a caldo.
Terminata la parte esterna, puramente decorativa, ho realizzato l'
interno per attrezzare il secchiello di plastica al fine di contenere/ordinare gli strumenti per il
crochet, più qualche accessorio per il cucito.
Ho rivestito l'interno delle pareti con del
cartoncino ondulato color avana, fissandolo con la colla a caldo; poi ho creato dei
divisori/spessori incollando una sopra l'altra delle piccole striscioline di cartoncino, e infine ho applicato a queste ultime una ulteriore striscia di cartoncino, alta quanto i divisori.
Negli alloggiamenti così creati, ho sistemato gli
uncinetti separando le varie misure, la
forbice, una
matita che mi serve per prendere appunti quando mi invento qualche lavorazione... quando mi ricordo di farlo, un
segna-punti, e delle
matite per tessuto.
Nello spazio centrale circolare ci sta giusto giusto un
barattolo di vetro (di recupero) nel quale ho sistemato un
metro da sarta e una scatolina di
spilli con la capocchia di vetro, ma c'è spazio anche per altre piccole cose volendo, tipo alcuni bottoni.
Inizialmente avevo in mente di dotare il coperchio del barattolo di un
punta-spilli, come
quello realizzato tempo fa, che era fatto di polistirolo ricoperto di stoffa con la tecnica del
patchwork senz'ago.
Ma poi ho deciso di usare quello
fatto a libricino, realizzato dalla mia mamma quando era ragazzina e imparava a fare la sarta e a ricamare; in una "pagina" ci sono
aghi di varie misure e un paio di
spilli da tenere a portata di mano, mentre nell'altra ci sono
spille da balia di diverse misure. Alla bisogna questo libretto funge anche da punta-spilli, quindi mi sono limitata a decorare il coperchio del barattolo di vetro con un disco di cartoncino, per coordinarlo al contenitore.
A proposito di cose a forma di libro, questo
secchiello porta-uncinetti al momento sostituisce
quello che avevo realizzato un paio di anni fa e che era fatto di lana, proprio a forma di libro. Chi non se lo ricorda può cliccare sul link e vedere come è fatto.
A presto! =)
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