Rieccomi qua.
Come avevo anticipato, ho fatto finta di essere in ferie e me la sono presa un po' più comoda con la pubblicazione dei post... tanto comoda che negli ultimi giorni praticamente non ho nemmeno acceso il pc.... ed ecco perchè non sono nemmeno passata a trovarvi nei vostri blog. In quest'ultimo aspetto, cercherò di recuperare.... riguardo a riprendere il consueto ritmo.... non lo so ancora; credo di volermi sentire ancora in ferie per un po'.
Fatta questa premessa, vi presento un recupero/riciclo fresco fresco: di queste infradito da due soldi Ilaria se ne "mangia" qualche paio ogni estate. Va bè che costano due soldi, ma ero stufa di buttarle via dopo anche solo pochi giorni di utilizzo.
Allora le ho tenute da parte e ne ho usate due paia per farne uno "nuovo".
Credo che tutti, almeno una volta nella vita, ne abbiano acquistato un paio. Quindi tutti sanno che il punto debole di queste calzature estive sia la continua fuoriuscita, o rottura completa come nel caso del paio in foto, del "cosino" che si infila tra le dita. (1.)
Così ho pensato di sostituirlo con un altro che avesse un "ancoraggio" un po' più stabile. Ho realizzato un treccia con della fettuccia ricavata da un paio di vecchi leggins blu, lasciandone ad entrambe le estremità una parte libera. Ho fissato l'inizio e la fine della treccia con qualche punto e ho rifinito queste parti avvolgendole con un pezzo dell'orlo dei leggins; poi ho fissato il tutto con qualche altro punto con ago e filo.
Nello stesso modo ho realizzato e fissato l'"infradito" all'altezza giusta della treccia, seguendo il modello della fascia originale in gomma. Questo passaggio si può anche fare con della colla, a caldo oppure di altro tipo.
Poi ho inserito le eccedenze di stoffa nei fori della suola. (2.)
Sul retro della suola ho poi incollato con la colla a caldo la stoffa, aprendo e distendendo la fettuccia, che altrimenti, presentandosi arrotolata su se stessa, avrebbe creato troppo spessore sul fondo. (3.)
Del secondo paio paio di ciabatte era rimasta solo la suola, così l'ho incollata sotto l'altra con della colla forte; io avevo in un cassetto, inutilizzato da diverso tempo, un tubetto di colla specifica per la plastica flessibile, di quella che si usa per aggiustare i gonfiabili. L'ho applicata, ho unito le due parti, ho posto le "nuove" ciabatte sotto dei pesi, e ho atteso il tempo di asciugatura indicato sulla confezione. (4.)
Credo che si possano usare anche altri tipi di colla, purché sia a presa forte e adatta ad oggetti sottoposti a movimenti di pressione e trazione.
Questo è il primo esperimento di questo tipo nel quale mi sono cimentata; se dovessi rifarlo, non sceglierei più la treccia di fettuccia, perchè è troppo elastica. Opterei per un tessuto rigido, come dei ritagli di stoffa pesante tipo il jeans, oppure dello spago, magari lavorato all'uncinetto.
Diciamo che le ciabatte che ho ottenuto sono adatte per stare tranquilli in casa e non certo per fare delle passeggiate.
Con le prossime, perchè so che ce ne saranno altre bisognose di essere recuperate, studierò un altro sistema.
A presto! =)