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venerdì 20 gennaio 2017

Refashion: da golfino a guanti di lana

Era da un po' che non trasformavo qualche capo di abbigliamento in qualcos'altro da indossare; complici sono state le scorribande in Pinterest e il concomitante rinvenimento di questo vecchio cardigan di lana con qualche buchetto qua e là, ma ancora gradevole per i suoi colori neutri che si abbinano con tutto e i motivi decorativi tipicamente invernali: perfetto per essere sacrificato riciclato il più possibile.


Sono nati due paia di guanti, uno di classiche muffole e uno senza dita. Il procedimento, come spiega facilmente questo pin, è davvero semplice: basta appoggiare la mano su una porzione del golfino che comprenda anche il suo bordo inferiore, disegnarne il contorno con un pennarello abbondando di uno o due cm, ritagliarlo e riportarlo su un foglio di carta o cartoncino; poi si ritaglia la sagoma, che si può poi conservare come dima per futuri nuovi guanti, e riportarla 4 volte sulla lana, due sagome per ogni guanto.

da golfino a guanti 2

Poi si accoppiano le due parti di ogni guanto, dritto contro dritto, si fissano con qualche spillo e si cuce tutto intorno a macchina, o con ago e filo, come ho fatto io. Per sicurezza ho fatto una doppia cucitura, a punto indietro all'andata e a punto festone al ritorno.
Si risvolta e il guanto è pronto.
Se possibile, consiglio di scegliere un modello di maglione che abbia il bordo inferiore lavorato a coste, perché renderebbe l'apertura dei guanti più elastica e comoda per infilarli.

da golfino a guanti 3

Non contenta, ne ho realizzato anche un paio senza dita, che sono sempre comodi perché tengono caldo ma lasciano maggiore libertà alle mani, per trafficare con oggetti vari... smartphone compreso.
Dato che il bordo inferiore del golf non mi consentiva di ricavarne altre 4 sagome, ho scelto la parte dello scollo del cardigan, da entrambe le parti. Come dima ho usato la stessa usata per le muffole, ripiegandola nella zona delle dita.
Per questo modello, si praticano le cuciture interne dritto contro dritto come per le muffole, però solo sui fianchi del guanto; le aperture delle quattro dita e del pollice si rifiniscono con un orlo una volta risvoltato il lavoro sul dritto.

Non contenta, con lo stesso golfino, ho fatto anche... altre cose, prossimamente su questi schermi.

A presto! =)


mercoledì 4 gennaio 2017

Stivaletto della Befana profumato

Già l'anno scorso ho iniziato ad approntare per la Befana il "corredo" profumato, con la scopina di foglietto acchiappa-colore ripiena di lavanda.
Quest'anno ho pensato per lei ad uno stivaletto (poi le farò anche il secondo... magari l'anno prossimo...) realizzato con gli stessi materiali.


Unica differenza, il metodo di cucitura/rifinitura; l'anno scorso era fatto all'uncinetto, come per i miei adorati cuori profuma-cassetti, questa volta invece ho optato per un bordo a punto festone.

L'uso degli acchiappa-colore per la Befana non finisce qui, e lo vedremo nel prossimo post; questo intanto partecipa a:



e c'è tempo ancora fino a domenica 8 gennaio per aggiungere nuovi link.
Grazie a tutti coloro che stanno partecipando arricchendo la raccolta con le
proprie interessanti proposte; 
invito tutti a visitarle.

A presto! =)


lunedì 21 dicembre 2015

Alberello di zip e perle-pigne

Ho visto tempo fa un alberello simile a questo su Pinterest e mi è piaciuto subito. Mi sono dimenticata però di pinnarlo e, andando a memoria, questa è la mia versione:


Praticamente, con un filo passante, cominciando dal fondo, ho formato delle curve nella zip fissando al centro delle anse così formatesi delle grosse perle di resina a forma di pigna, frutto di un baratto con Serena-EnjoyLife

alberello zip e perle-pigne 2

Non è certo perfetto, io non sono una maga con ago e filo, ma l'idea è carina e si presta sia come decorazione per l'albero di Natale che come chiudi-pacco.

Questo post partecipa a:


C'è ancora qualche giorno per partecipare alla raccolta...
.... affrettatevi! 
Io e Maria vi aspettiamo. 

A presto! =)


lunedì 23 novembre 2015

Cuscino di riso, sale e lavanda

Mi sto appassionando ai cuscini imbottiti di "cose strane".... forse anche per necessità, dato che sono dei validi ausili per dare sollievo a dolori di varia natura. Dopo quelli ripieni di noccioli di ciliegia e quelli con semi di uva e lavanda, ecco il mio nuovo esperimento: sale - riso - lavanda.


Come dicevo, si tratta di un esperimento, quindi tutto da migliorare. Innanzi tutto, per le grandi dimensioni che ha: 48 x 22 cm. Per riempirlo ci sono voluti 1 Kg di sale grosso e 1 Kg di riso, oltre alla lavanda che ha comunque un peso irrisorio, rispetto al resto.

cuscino sale-riso-lavanda 2

Per realizzarlo ho mescolato in una ciotola capiente i tre ingredienti, per uniformare meglio il "ripieno".

cuscino sale-riso-lavanda 3

La fodera è un riuso di un sacco copri-piumino, dalla stoffa irrimediabilmente lisa in alcuni punti e ancora molto compatta in altri. Ho ritagliato una porzione di tessuto, sfruttando una delle cuciture laterali del copri-piumino per il lato lungo del mio cuscino, e ho cucito a mano a punto indietro la fodera dritto contro dritto. Prima di chiudere, ho risvoltato il lavoro e riempito con il "composto".

cuscino sale-riso-lavanda 4

Poi ho cucito, sempre a mano, il bordo di tutto il cuscino a punto festone, sia per renderlo esteticamente più gradevole sia per rinforzare la cucitura, visto il peso non indifferente dell'imbottitura.

cuscino sale-riso-lavanda 5

Sempre a causa del peso, mi sono accorta che il contenuto si ammassava spostandosi pesantemente da una parte all'altra, risultando scomodo da usare e mettendo a rischio le mie povere cuciture.
Così ho pensato di suddividere il cuscino in 4 settori, praticando tre cuciture (sempre a mano) a punto filza, con andata e ritorno, per avere una cucitura piena e uniforme. Questa operazione non è stata certo agevole con il cuscino già pieno... meglio prevederla prima.... ma con questo accorgimento l'imbottitura rimane ben distribuita.

Comunque, pur essendo piuttosto pesantino, devo dire che posizionato caldo sulle mie spalle dolenti a causa di un attacco di cervicale, mi ha dato giovamento. L'ho riscaldato per 2 minuti e mezzo a 850 W nel forno a microonde. La sensazione è davvero piacevole e confortante, anche se il calore dura meno rispetto ai cuscini di noccioli di ciliegie; diciamo che ha cominciato ad intiepidirsi dopo circa 15-20 minuti.

Uno dei rimedi della nonna per i dolori muscolari ed articolari prevede un impacco sulla parte dolorante con pezze imbevute di acqua calda e sale. Diciamo che con questo esperimento ho tentato di realizzare una versione più comoda e pratica di questo sistema, abbinando il sale grosso al riso (che funge da accumulatore di calore, come nel caso dei noccioli di ciliegia) e alla lavanda, che ha molteplici proprietà, tra le quali quella antidolorifica oltre a quella rilassante.... se  non bastasse il suo delizioso profumo.

A presto! =)



lunedì 26 ottobre 2015

Cuori profumati, imbottiti con semi di uva e lavanda

Questi cuori profumati sono una vera coccola... direi quasi un'esperienza multi-sensoriale.... dai, non starò esagerando un po'???


No... in effetti, in primo luogo, sono colorati: ognuno è un pezzo unico, dato che l'involucro esterno è costituito da un foglietto acchiappa-colore usato.... e ogni volta è la lavatrice che decide come e quanto colorarli, formando ogni volta sfumature uniche più o meno intense, ma sempre casuali. La cucitura è realizzata a mano a punto filza con cotone sfumato in tinta.


Poi, sono naturalmente profumati, dato che al loro interno custodiscono della fragrante lavanda (del mio giardino).

Sono anche riscaldabili, caratteristica confortevole già di per sé, ma che ha anche la funzione di esaltare ancor di più il profumo della lavanda. In questo caso, si usano come i cuscinetti imbottiti con noccioli di ciliegie: anche i semi di uva infatti hanno la proprietà di accumulare il calore e di rilasciarlo lentamente.
Basta porre i cuoricini per qualche secondo nel forno a microonde per intiepidirli e sfruttare in modo sicuro i benefici del calore e le molteplici proprietà curative della preziosa lavanda.
Il trattamento che ho impiegato per pulire, sterilizzare ed essiccare questi semini è lo stesso che ho usato per i noccioli di ciliegia, solo con tempi leggermente inferiori, data la diversità di grandezza e consistenza tra i due materiali.

Oltre che come cuscinetti terapeutici possono anche essere usati semplicemente come profumatori per armadi o cassetti; se realizzati di grandi dimensioni, possono essere utilizzati come normali cuscini per riposare.

A presto! =)


Questo post partecipa a:




venerdì 9 ottobre 2015

Come trattare i noccioli di ciliegia per imbottire i cuscini: tutorial fotografico passo-passo

Come promesso, ecco qua il tutorial passo-passo in cui spiego come ho trattato i noccioli di ciliegia da utilizzare per realizzare i cuscini da usare caldi o freddi.


Mi sono documentata navigando in rete e ho trovato metodi un po' diversi tra loro, non tanto nelle fasi da eseguire, quanto nei tempi di ognuna. Io comunque, dopo un po' di prove, faccio così.

1. Faccio bollire i noccioli in una capiente pentola piena d'acqua per almeno un'ora

1. bollire

Se non si intende trattare i noccioli subito dopo aver consumato le ciliegie, consiglio di lasciar seccare i resti, possibilmente al sole, in modo da evitare la formazione di muffe.

2. Scolo e sciacquo i noccioli in modo da eliminare i residui di polpa

2. ripulire

Per questa operazione io metto lo scola-pasta nel lavandino, sotto il getto dell'acqua fredda, e mescolo vigorosamente i noccioli con una mano o con l'aiuto di una spazzolina, cercando di strofinarli bene contro il bordo del recipiente, in modo da favorire il distacco dei residui di polpa.

3. Faccio asciugare i noccioli, possibilmente al sole

3. asciugare al sole

Li metto ben distesi sopra uno strofinaccio pulito finché non sono perfettamente asciutti. L'ideale è metterli al sole, anche per una giornata intera; in alternativa si possono posizionare in un locale il più possibile caldo e asciutto. Asciugandosi diventeranno belli lisci e di colore chiaro.

4. Faccio essiccare i noccioli nel forno elettrico

4. essiccare in forno

Metto i noccioli in una teglia abbastanza grande da poterli accogliere in un unico strato e li inforno a 100° (in forno pre-riscaldato) per almeno 20 minuti. Poi li lascio raffreddare completamente all'interno del forno spento.

5. Li conservo all'interno di barattoli di vetro puliti e richiudibili,
in luogo fresco, buio e al riparo dall'umidità, fino al momento di utilizzarli

5. conservare in vetro

Quando decido di confezionare i cuscinetti (CLICCA QUI per saperne di più su come si usano e a cosa servono) scelgo una stoffa, possibilmente di recupero come nel caso di quella dei campionari di tessuti d'arredamento, e faccio così:

1. cucio a mano, dritto contro dritto a punto indietro, i contorni della stoffa,
lasciando una piccola apertura per risvoltare la foderina

cuscino 1.

2. risvolto e introduco i noccioli nella fessura

cuscino 2.

3. chiudo l'apertura con piccoli punti nascosti,
rinforzo e rifinisco bordando tutto il perimetro a punto festone
sul dritto del lavoro

cuscino 3.

Il cuscinetto si può realizzare a piacere, grande o piccolo, di qualsiasi forma, con o senza fodera di protezione asportabile e lavabile.
Comunque, la cosa fondamentale è quella di pulire i noccioli perfettamente, perché gli eventuali residui di polpa che vi rimangono attaccati, possono causare la formazione di muffe.

Per lo stesso motivo, consiglio di non lavare mai il cuscinetto imbottito di noccioli perché, chiusi all'interno della foderina, rischierebbero di non asciugare perfettamente.

Tra un utilizzo e l'altro, i cuscinetti andrebbero conservati in modo da favorire il passaggio di aria, quindi non in sacchetti di plastica, in luogo fresco, asciutto e al riparo da umidità e polvere.

A presto! =)


lunedì 5 ottobre 2015

Cuscini imbottiti di noccioli di ciliegia: come si usano

Finalmente ho trovato un po' di tempo per mettere mano ai noccioli di ciliegia che ho accumulato questa estate, e per questo gruzzoletto devo ringraziare anche alcune amiche della community di g+ "BarattiAMO... creativamente", che me ne hanno spediti un po'.


Non li ho certamente inventati io; li ho visti spesso nel web e, informandomi sull'argomento, ho scoperto che si tratta di manufatti usati da moltissimi anni.

Se ne possono fare di tutte le forme e misure, ma la loro caratteristica fondamentale è quella di essere imbottiti solo con noccioli di ciliegia, sterilizzati ed essiccati.

cuscino noccioli millerighe

Questo perché queste preziose sferette lignee hanno la capacità di accumulare la temperatura alla quale vengono esposti, sia essa calda o fredda, e di rilasciarla lentamente.

Per cui sono adatti ad un doppio utilizzo: a caldo o a freddo.

Nel primo caso bisogna riscaldare il cuscinetto e per farlo basta porlo su un termosifone, oppure nel forno a microonde a media potenza per un paio di minuti, oppure nel forno elettrico a max 80° per qualche minuto (ATTENZIONE: i tempi di permanenza in entrambi i tipi di forno dipendono dalle dimensioni del cuscinetto che, in ogni caso, non va MAI lasciato incustodito al loro interno).

Il cuscinetto riscaldato può dare sollievo in caso di dolori localizzati, per sciogliere contratture muscolari, come scaldino nelle serate fredde, o come semplice e deliziosa coccola; basta posizionarlo sulla parte interessata.... o abbracciarlo.

cuscino rettangolare pannabiscotto

L'utilizzo a freddo invece è indicato quando ci sia necessità di applicare una compressa fredda su piccole scottature o contusioni, così come per alleviare il mal di testa o il mal di denti; anche in questo caso, basta appoggiarlo sulla parte interessata. I più indicati per questo tipo di uso sono i cuscinetti di dimensioni più piccole.

Per raffreddarli è sufficiente tenerli all'interno del freezer per almeno 20 minuti, ma è anche possibile lasciarvene uno sempre all'interno.... dato che non si sa mai quando può rendersi necessario.

Come dicevo all'inizio, ne ho visti di tutte le forme e dimensioni, con o senza doppia fodera; io ho preferito realizzare un cuscinetto interno, riciclando ritagli di stoffa 100% cotone provenienti da un campionario di tessuti d'arredo, e una fodera esterna, nel mio caso lavorata all'uncinetto, senza cerniere che possano dare fastidio e, nel caso di quello rettangolare, anche senza bottoni.
In questo modo, si potrà riscaldare o raffreddare solo il primo, introdurlo nella seconda e utilizzarlo senza pericolo di sporcare il cuscinetto ripieno di noccioli; ciò è importante perché quest'ultimo non si dovrebbe mai lavare, per non rischiare la creazione di umidità e muffe al suo interno.
Dopo averlo utilizzato basta riporlo in un posto secco e al riparo dalla polvere.

Prossimamente, il tutorial su come trattare i noccioli per realizzare questi cuscini.

A presto! =)

P.S. il cuscinetto a forma di busta misura 16 x 16 cm, mentre quello rettangolare 21 x 14 cm.
Ognuno di essi contiene 400 noccioli.
La prossima primavera/estate, se vi piacciono le ciliegie e non usate i noccioli....
....ricordatevi di me.... io li riceverei volentieri! =)



lunedì 22 dicembre 2014

Calzini infeltriti = Elastici per capelli, Segnalibro, Chiudi-pacco, Toppe creative.... e varie ed eventuali

Non sempre infeltrire per sbaglio un paio di calzini risulta essere un grave danno; possono anzi rivelarsi una miniera di materiale utile per tanti lavoretti, soprattutto se hanno colori e fantasia prettamente invernali come questi:


Ecco cosa ne ho fatto in pochi minuti, utilizzando soltanto la stoffa infeltrita, un paio di forbici, un po' di colla a caldo e qualche avanzo di lana acrilica grigia.

1. Elastici per capelli,
con il bordino elastico

calzini infeltriti 2 elastici capelli

2. Segnalibro,
con la parte grigia della suola, decorata da stelle e fiocchi di neve antiscivolo

calzini infeltriti 3 segnalibro

3. Chiudi-pacco,
con i disegni che si trovavano in corrispondenza delle caviglie

calzini infeltriti 4 chidipacco 1

4. Toppe creative a forma di cuore,
con la parte bianca ritagliata a mano
calzini infeltriti 7 toppe creative

Quando applico le "toppe creative" non ne metto mai una sola.
Ne aggiungo sempre altre, anche se sotto non c'è alcun buco, perchè non sembrino... delle toppe, ma delle decorazioni volute.

E le varie ed eventuali?
Sono le cose che farò con i ritagli avanzati, che non ho certo buttato via.

A presto! =)


venerdì 21 novembre 2014

Borsettine porta-regalo fatte con i cd

Queste borsettine sono un'idea e una realizzazione dell'inverno scorso e nel post di oggi ne propongo una carrellata.
Sono tutte fatte con due cd forati con il trapano e decorati con diverse tecniche, assemblati poi con l'uncinetto utilizzando vari materiali di recupero e non.
Possono essere utilizzate come confezione porta-regalo e poi riutilizzate più volte anche per altri usi.

La prima è costituita da due cd decorati a découpage con il tovagliolo e assemblata con il nastro dorato da pacco, quello con cui si fanno i riccioli con la forbice, lavorato all'uncinetto.


La seconda ha i cd verniciati con smalto acrilico spray color oro ed è assemblata con fettuccia in viscosa ricavata da una canotta bordeax.


La terza ha i cd rivestiti di carta per cassetti, che ha una superficie lucida e resistente, incollata con la colla stick ed è assemblata con spago colorato bianco e rosso, sempre all'uncinetto.

giovedì 6 novembre 2014

Segnalibro "Cuore di jeans"

Un segnalibro semplice, veloce e ricicloso perchè realizzato con un ritaglio di jeans di recupero. Lo sagoma per realizzarlo è facilmente intuibile dalle foto, ma se volete potete dare un'occhiata al tutorial fotografico che avevo realizzato per quello di carta, dato che il modello è identico, con una leggera modifica nella zona degli "archi" del cuore.


La rifinitura consiste soltanto in un bordino a punto filza eseguita con cotone sfumato blu; se si preferisce non usare ago e filo, si possono anche incollare le "alette" posteriori. Ho lasciato appositamente i bordi grezzi, perchè mi piace l'effetto sfilacciato che si crea con il tempo; se si desidera evitare questo aspetto usurato, si può ritagliare il cuore con una forbice a zig-zag oppure spennellarlo con un po' di colla vinilica diluita con un po' d'acqua. Quest'ultima operazione conferirà anche un po' di rigidità alla stoffa.

Collage 2 segnalibro cuore di jeans

Questo tipo di segnalibro si usa posizionandolo sullo spigolo delle pagine, è poco ingombrante e discreto. Consente svariate varianti, a seconda del tipo di carta o di stoffa che si utilizza per confezionarlo.

A presto! =)

Con questo post partecipo a:



mercoledì 10 settembre 2014

Riciclando per la scuola: l'astuccio di jeans con cerniera recuperata

Anche questo riciclo, come la valigetta di ieri, è per Ilaria, per l'inizio del nuovo anno scolastico. Questa volta ho realizzato un astuccio tutto ricicloso: il tessuto è jeans di due pantaloni strappati e la cerniera è recuperata da una "borsettina appicciosa". L'aggettivo deriva dal fatto che il rivestimento si è sfaldato e appiccicato a qualsiasi superficie con la quale sia venuto in contatto.... eccola qua.

Collage borsettina appiccicosa

L'ho mostrata perchè il suo "sacrificio" non è stato vano: ne sono derivate una tracollina e tre cerniere con il bordo in finta pelle.

Per l'astuccio di Ilaria ho usato quella in basso a destra; era quella della tasca esterna e pensavo di essere riuscita a salvare la fodera ma invece, una volta smontata, si è staccata subito.


Ho usato del jeans azzurro sfumato per l'esterno e del jeans nero per l'interno. L'ho cucito a mano e per applicare la cerniera avevo fatto dei buchi nel bordo in finta pelle con la pinza perforatrice per poi scoprire che non sarebbero stati necessari perchè l'ago entrava e usciva senza difficoltà.

astuccio jeans da borsetta appiccicosa 2

Ho creato un fondo cucendo a triangolo gli spigoli della cucitura inferiore, così ho aumentato sia la larghezza che la stabilità.
Per fare i due anelli da impugnare per facilitare l'apertura e la chiusura ho usato un pezzo di orlo da una parte e una pezzo di una cucitura dall'altra.

astuccio jeans da borsetta appiccicosa 3

Per tirare la cerniera ho usato un nastro a quadrettini e al termine di questo ho messo un cuore fatto con lo stesso tessuto dell'astuccio.

Sono stata indecisa se abbellirlo con qualche decorazione, ma poi mi è piaciuto lasciarlo così, liscio e semplice, affidandomi unicamente alla sfumatura naturale del tessuto e alla cerniera "cuoriciosa".

Ilaria ne è stata felicissima. Voi che dite, vi piace questo lavoro di una improvvisatrice a cui piace ogni tanto pasticciare con il cucito?

A presto! =)

Con questo post partecipo al Linky Party di Kreattiva:


scade 09-11-2014



lunedì 7 luglio 2014

Braccialetto di jeans, personalizzato con nome ricamato

Un idea semplice per realizzare un braccialetto con un ritaglio di jeans di recupero, personalizzandolo con il nome del destinatario.


La forma ricorda un po' quella di una targhetta, per cui mi è sembrato normale personalizzarlo con il nome, "scritto" con del cotone rosa sfumato, in contrasto con lo sfondo del tessuto.

Il retro del "ricamo" non si vede perchè ho sovrapposto due ritagli di jeans, rovescio contro rovescio, cuciti poi con il bordo a punto filza e pinzati insieme con gli occhielli di metallo applicati con l'apposita pinza occhiellatrice.

braccialetto jeans con nome 3

Per tenere il cordino fermo al suo posto, ho realizzato con il cotone nero due asole, in modo che possa scorrere pur rimanendo sempre sul retro della targhetta di jeans.

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Ringrazio tutte le amiche che hanno espresso il loro parere
e hanno condiviso la loro esperienza
lasciando un commento al mio post di sabato
che aveva come tema
Chi volesse aggiungere un proprio pensiero, è ovviamente il benvenuto.

A presto! =)

 

lunedì 10 febbraio 2014

Riciclo vecchie T-shirt: porta-chiavi a forma di cuore

Premetto che non mi piace festeggiare S.Valentino; io e mio marito non l'abbiamo mai fatto, né credo proprio che cominceremo quest'anno.

Ma i cuori mi piacciono tanto, amo crearne di ogni materiale, colore e dimensione. Spesso sono contenuti nelle mie creazioni, anche nei casi in cui il tema principale non è quello dei cuori, e durante tutto l'anno.
Inoltre, nei blog che seguo, ultimamente c'è un tripudio di lavori, ricette e pensieri rivolti all'amore...e io mi sono fatta contagiare.

Così, in questa settimana che terminerà con la festa degli innamorati, ogni giorno pubblicherò un post che contenga cuori di vari tipi, protagonisti di oggetti molto diversi tra loro, quasi sempre riciclosi, semplici e veloci da fare.

Inizio con dei porta-chiavi morbidosi, confezionati con della stoffa recuperata da vecchie T-shirt colorate. Il laccetto al quale è attaccato l'anellino di metallo è fatto con gli orli delle maniche.


Sono cuciti a mano a punto filza, con un filo di colore contrastante rispetto a quello della stoffa, unendo rovescio contro rovescio due cuori ritagliati nel tessuto scelto.


Prima di finire il giro di cucitura bisogna inserire l'imbottitura; io ho usato dell'ovattina lavabile, ma volendo si possono riempire con altri scarti di magliette...perchè siano ancora più riciclosi.
Se si impregnano con qualche goccia di profumo o di olio essenziale saranno anche gradevolmente profumati.
                                                                               
A domani,
con un altro post cuoricioso. =)


lunedì 3 febbraio 2014

Porta-uncinetti a forma di libro, all'uncinetto

Era da un bel po' di tempo che pensavo di farmi un porta-uncinetti e ho pensato di farlo all'uncinetto, di lana bianca per le pagine, arancione e grigia per la copertina.


porta-uncinetti a forma di libro 2

La copertina è decorata con uno scampolino di pannolenci grigio, con un cuoricino arancione e un uncinetto vintage con l'impugnatura in legno, che apparteneva alla mia nonna.

porta-uncinetti a forma di libro 3

Anche il grosso bottone grigio è saltato fuori dalla scatola di latta piena di bottoni che era della mia nonna.

porta-uncinetti a forma di libro 4

porta-uncinetti a forma di libro 5

Nel primo risvolto della copertina ho cucito un porta-forbice, ritagliato a forma di cuore nel pannolenci grigio.

porta-uncinetti a forma di libro 6

Per averla sempre a portata di mano, senza perderla continuamente, ho legato la forbice al porta-uncinetti tramite una catenella di lana grigia alla quale ho fissato un anello porta-chiavi.

porta-uncinetti a forma di libro 7

Alla prima pagina ho applicato un porta-aghi, fatto con un rettangolo di pannolenci grigio. Ho aggiunto anche qualche spilla da balia e un paio di spilli.

porta-uncinetti a forma di libro 8

Nella parte centrale del libro ecco finalmente loro: gli uncinetti. A sinistra ho sistemato quelli più piccoli e a destra quelli più grossi.

porta-uncinetti a forma di libro 9

Gli alloggiamenti per i vari uncinetti sono costituiti da una striscia rettangolare di pannolenci grigio intervallata da cuciture eseguite a mano.... come tutte le altre cuciture (la macchina per cucire riposa placidamente sempre nella sua intonsa scatola...).

porta-uncinetti a forma di libro 10

L'interno della copertina è costituito da un foglio di feltro spesso, per dare maggiore robustezza  e rigidità al libro. Con il solo strato di lana lavorato all'uncinetto sarebbe stato troppo floscio.

porta-uncinetti a forma di libro 11

Per unire i due strati della copertina l'uno con l'altro ho forato il feltro con il pirografo e ho lavorato nei buchi un giro a maglia bassa con la lana grigia.

Finalmente i miei uncinetti sono in ordine e facilmente reperibili, con un solo colpo d'occhio.

A presto! =)


Linky Party 2014


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