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martedì 2 maggio 2017

Barattoli portafoto floreali

Un'idea veloce, tanto da realizzare quanto da spiegare, per riciclare dei barattoli di vetro, trasformandoli in portafoto.


Basta prendere un barattolo vuoto, lavarlo bene, asciugarlo, riempirlo di fiori essiccati quanto basta e inserirvi una foto.

barattoli portafoto floreali 2

Ovviamente la foto deve essere proporzionata al barattolo nel quale dovrà essere alloggiata; se è verticale si può riempire solo il fondo del contenitore con dei piccoli fiori, nel mio caso di lavanda, che faranno essi stessi da sostegno all'immagine sistemata in posizione centrale.

barattoli portafoto floreali 3

Se la foto è invece orizzontale e piuttosto larga rispetto alla circonferenza del barattolo, si può farla aderire alla superficie interna del vetro e sistemare i fiori alle sue spalle, nel mio caso di elicrisio.

barattoli portafoto floreali 4

Infine, un'occhiata ai coperchi; se riportano scritte o disegni, possono essere decorati o ricoperti con diversi materiali e tecniche creative, se invece sono tinta unita e/o senza loghi commerciali, possono andare bene al naturale.

Le varianti con cui si possono realizzare e personalizzare questi barattoli portafoto sono pressoché infinite. Sono innanzi tutto un'originale idea regalo adatta a chiunque e a tutte le età; se al posto dei fiori si mettessero tante monete, potrebbero anche essere un divertente modo per regalare denaro in modo creativo. Possono essere usati come bomboniere sostituendo i fiori con i confetti, e possono diventare inoltre dei segnaposto per varie occasioni, magari ognuno con la foto di ogni commensale. In tutti i casi, questi portafoto, grazie alla loro forma, sono adatti ad essere usati e ri-usati anche come decorativi ferma-carte.

Questo post partecipa a


una raccoltona che a poco più di metà del suo percorso
(proseguirà infatti fino al 16 maggio)
è bella piena zeppa di tantissime proposte che invito tutti ad ammirare
cliccando sul banner qua sopra.

A presto! =)



martedì 15 novembre 2016

Secchiello porta-crochet, di plastica e cotone... a crochet

Ecco un altro lavoro di riciclo/riuso che ho realizzato in questi giorni, un po' meno veloce e un po' più elaborato rispetto al super facile e rapido appendi-strofinacci fatto con le mollette per i panni, e che mi sta dando soddisfazione perché è comodo e pratico da usare, oltre che gradevole da guardare... diciamo che fa già parte dell'arredamento, dato che uncinetti&Co. sono sempre in giro a portata di mano.


L'oggetto di partenza è un secchiello di plastica per alimenti (credo fosse un ex contenitore per mozzarelle fresche) completamente trasparente e dotato di coperchio, alto abbastanza da avere le pareti alte poco più della lunghezza di un normale uncinetto. Per intenderci, è un po' più alto di un classico barattolo dello yogurt da 500 g., nel quale questo porta-crochet non si sarebbe potuto realizzare.

secchiello porta-crochet 2

Ho iniziato dall'esterno, ovvero dal rivestimento di cotone bianco screziato di beige che ricopre interamente il secchiello.
Sono partita dal fondo, lavorando in tondo a spirale con delle normali maglie mezze alte, fino a raggiungere il diametro del fondo del barattolo (prima foto in alto nel collage qua sopra).
Giunta a quel punto, ho eseguito un giro a maglia bassa in costa, senza più aumentare punti, come è invece necessario fare per la lavorazione in tondo (seconda foto in alto).
Da quel momento ho lavorato a punto tela (punto che avevo già utilizzato per i porta-tovaglioli natalizi di un annetto fa) fino a ricoprire interamente il corpo del secchiello. Il punto tela è facilissimo perché si esegue alternando una maglia bassa e una catenella; la maglia bassa seguente si lavora saltandone una di base, e nel giro successivo ogni maglia bassa si punta nello spazio lasciato libero dalla catenella di base. In questo modo si ottiene una lavorazione compatta, ma con un leggero rilievo che ne movimenta piacevolmente l'aspetto.
Dato che il secchiello ha una forma leggermente svasata verso l'alto, ogni tanto ho dovuto aumentare qualche punto, senza una regola precisa, semplicemente provando spesso il "vestitino" sul "modello".

secchiello porta-crochet 3

Dato che in prossimità dell'apertura il secchiello è provvisto di un bordo più largo rispetto alle sue pareti, ho realizzato una sorta di "mantovana" separata. Ho iniziato da una fila di catenelle lunga quanto la circonferenza dell'apertura, che ho poi chiuso a cerchio con una maglia bassissima; poi ho proseguito con un giro a maglia bassa, un giro a maglia alta (durante la lavorazione del quale ho previsto due spazi vuoti per lasciare liberi i fori nei quali si fissano i perni del manico del secchiello), un giro a maglia bassa e un giro di ventaglietti, composti da 7 maglie alte ciascuno.
Praticamente, il rivestimento del secchiello sale dal basso verso l'alto, mentre quello del bordo scende dall'alto verso il basso.

secchiello porta-crochet 4

Poi è giunto il momento di decorare/rivestire il coperchio; avrei voluto realizzarlo interamente all'uncinetto, ma il gomitolo (esemplare unico ricevuto grazie ad un baratto di tempo fa) non era sufficiente. Allora ho optato per applicare al centro un pezzo di cartoncino ondulato color avana (che riprende il rivestimento dell'interno del porta-uncinetti, come vedremo tra poco) e di realizzare a crochet solo il bordo, in modo simile a quello usato per la "mantovana": una fila di catenelle lunga quanto la circonferenza necessaria, un giro a maglia bassa, un giro a maglia alta e un giro di pippiolini.
Per riempire un po' lo spazio al centro del cerchio di cartoncino, e per finire l'ultimo rimasuglio del gomitolo, ho applicato un semplice fiore.
Il rivestimento del secchiello si sostiene da solo, grazie alla lavorazione abbastanza compatta, mentre i bordi del coperchio e dell'apertura del contenitore li ho fissati con qualche goccia di colla a caldo.

secchiello porta-crochet 5

Terminata la parte esterna, puramente decorativa, ho realizzato l'interno per attrezzare il secchiello di plastica al fine di contenere/ordinare gli strumenti per il crochet, più qualche accessorio per il cucito.
Ho rivestito l'interno delle pareti con del cartoncino ondulato color avana, fissandolo con la colla a caldo; poi ho creato dei divisori/spessori incollando una sopra l'altra delle piccole striscioline di cartoncino, e infine ho applicato a queste ultime una ulteriore striscia di cartoncino, alta quanto i divisori.
Negli alloggiamenti così creati, ho sistemato gli uncinetti separando le varie misure, la forbice, una matita che mi serve per prendere appunti quando mi invento qualche lavorazione... quando mi ricordo di farlo, un segna-punti, e delle matite per tessuto.
Nello spazio centrale circolare ci sta giusto giusto un barattolo di vetro (di recupero) nel quale ho sistemato un metro da sarta e una scatolina di spilli con la capocchia di vetro, ma c'è spazio anche per altre piccole cose volendo, tipo alcuni bottoni.

secchiello porta-crochet 6

Inizialmente avevo in mente di dotare il coperchio del barattolo di un punta-spilli, come quello realizzato tempo fa, che era fatto di polistirolo ricoperto di stoffa con la tecnica del patchwork senz'ago.
Ma poi ho deciso di usare quello fatto a libricino, realizzato dalla mia mamma quando era ragazzina e imparava a fare la sarta e a ricamare; in una "pagina" ci sono aghi di varie misure e un paio di spilli da tenere a portata di mano, mentre nell'altra ci sono spille da balia di diverse misure. Alla bisogna questo libretto funge anche da punta-spilli, quindi mi sono limitata a decorare il coperchio del barattolo di vetro con un disco di cartoncino, per coordinarlo al contenitore.

A proposito di cose a forma di libro, questo secchiello porta-uncinetti al momento sostituisce quello che avevo realizzato un paio di anni fa e che era fatto di lana, proprio a forma di libro. Chi non se lo ricorda può cliccare sul link e vedere come è fatto.

A presto! =)

Questo post partecipa a:



venerdì 10 giugno 2016

Barattolo di vetro di recupero "abitato" da pesci dipinti su vetro + "INIZIATIVE IN CORSO" #34

Queste sono per me giornate di intenso decluttering... da portare a termine prima che cominci l'intenso lavoro estivo e non abbia più tempo ed energie a disposizione. Mi sto persino sforzando di BUTTARE via diverse cose accumulate nel tempo; non è facile per me questa operazione, convinta come sono che qualsiasi cosa possa avere una seconda vita, e anche una terza, una quarta... e così via... non si sa mai.
Ma allo stesso tempo, ho anche una gran voglia di fare spazio, di rinfrescare, di pulire a fondo, di spostare mobili da una parte all'altra della casa; quest'ultimo accorgimento mi consente l'impressione di avere cose e ambienti sempre nuovi... a costo zero.

Questo barattolo di vetro, riscoperto in occasione di questi grandi spostamenti e pulizie, è stato salvato, ripulito e rimesso in funzione.


Si tratta di un semplice barattolo di recupero, che conteneva non so più quale alimento, e che ho dipinto diversi anni fa con i colori per vetro, tracciando prima le linee del disegno con la pasta a rilievo nera e poi riempiendo le diverse campiture con i colori liquidi trasparenti.

barattolo pesci 2

Questa tecnica è divertente e alla portata di tutti, anche per chi ha poca dimestichezza con il disegno e la pittura in generale; il disegno può essere infatti ricalcato da una fotocopia che si può porre sotto il vetro (nel caso del barattolo si inserisce il foglio al suo interno e si fissa con un pezzo di nastro adesivo), mentre la pittura richiede l'unica accortezza di non passare più di una volta con il pennello sulla stessa zona per evitare che lasci i segni delle setole, ma non presenta altre difficoltà perché i colori in genere si stendono in modo che risultino piatti e senza sfumature.

Il barattolo "abitato" è collocato su una mensola nel "bagno dei pesci", in compagnia di altri complementi a tema "fondo del mare", come per esempio il mobiletto acquario e la finestra/vetrata dipinta... che può anche fare a meno della tenda.

**************

E infine, è il turno della trentaquattresima puntata del

decoriciclo

nel quale chiunque lo desideri può condividere le iniziative virtuali
in corso nei propri blog, 
ma anche le iniziative reali che vuole pubblicizzare.

Non ci sono regole né vincoli e non bisogna essere necessariamente
follower di questo blog.

Dato che questa raccolta si rinnova ogni 15 giorni,
(sempre di venerdì)
tutti i partecipanti possono riproporre ad ogni appuntamento
le proprie iniziative periodiche,
come per esempio le rubriche dei propri blog,
quelle sempre in vigore come le community a tema,
o quelle ancora attive nel lasso di tempo di riferimento,
ad esempio i linky party o i giveaway ancora aperti.

La frequenza quindicinale di questa raccolta serve infatti
a far sì che le proposte inserite siano sempre aggiornate 
ed effettivamente in corso.
Questa puntata inizia oggi e terminerà il 23 giugno,
per rinnovarsi il giorno dopo...
...almeno, credo...
perché ho in mente qualche variazione per il periodo estivo.

Dato che per me si tratta di un periodo con pochissimo tempo
a disposizione per il mio e per i blog che seguo,
sto meditando di:
A. sospendere questo linky party fino a settembre,
come del resto ho involontariamente fatto l'anno scorso, oppure di
B. fare un'unica lunga puntata a partire dalla fine 
di giugno fino ai primi di settembre.

Si accettano consigli in merito e ringrazio anticipatamente
chiunque voglia esprimere la propria opinione.

Come sempre, altre informazioni su tutto ciò che riguarda questa raccolta,
si trovano nella

A presto! =)

P.S. A proposito di iniziative in corso,
il 21 giugno si chiuderà


una raccolta che è super-stra-ricchissima di idee e progetti fioriti,
per i quali ringrazio davvero di cuore tutti i partecipanti e
mi scuso con loro se sono un po' in ritardo con le visite e le condivisioni
nella bacheca di Pinterest.
Pian piano arriverò da tutti, e consiglio a tutti di dare un'occhiata
perché i post meritano davvero.
Ci sono ancora poco più di 10 giorni per aggiungere nuovi link,
ma la raccolta sarà sempre visibile e consultabile
in questo post e nella pagina dedicata.




Questo post partecipa a:




giovedì 19 maggio 2016

Barattolo di latta con mosaico di tappi a corona, senza pulitura con l'acido, con tutorial

Era da un po' che volevo impiegare i tappi a corona che ho messo da parte per farne un mosaico e, adesso che è tornato una delle mie passioni del momento, ho finalmente messo in pratica il mio proposito.


Ho realizzato un barattolo multi-uso, che può essere utilizzato per esempio come cache-pot, ma anche come porta-pennelli, porta-matite, porta-spazzolini... o porta-quello-che-si-vuole.

La particolarità di questo mosaico è che non necessita della pulitura con l'acido cloridrico, passaggio indispensabile per i tradizionali mosaici che prevedono l'uso della normale malta; questa operazione non comporta alcun rischio, data l'elevata diluizione della sostanza, ma può spaventare qualcuno nell'approcciarsi a questa tecnica; inoltre, in questo modo è anche proponibile come attività per bambini in tutta sicurezza.... ma andiamo con ordine.

Ecco i pochi materiali di riciclo che ho usato:

barattolo mosaico di tappi a corona 2

Come si può notare, ci sono anche i miei amati tappi di sughero, che non si vedono nell'oggetto finito, ma svolgono un'importante funzione:

barattolo mosaico di tappi a corona 3

Sono stati infatti tagliati a fettine con la lama del taglierino e incollati con la colla a caldo all'interno dei tappi a corona, per creare lo spessore necessario per poter incollare questi ultimi al barattolo di latta, sempre con la colla a caldo:

barattolo mosaico di tappi a corona 4

Io ho scelto una disposizione casuale, ho cioè semplicemente alternato i colori dei tappi che avevo a disposizione; ma, a seconda delle dimensioni e della forma dell'oggetto che si intende rivestire, e della tipologia dei tappi disponibili, si possono creare disegni, geometrie, gradazioni di colore, monocromie, ecc...

barattolo mosaico di tappi a corona 5

Ma ecco l'"ingrediente segreto" che permette di NON usare l'acido per ripulire il mosaico: al posto della normale malta (composta come ho spiegato QUI) ho usato la colla per piastrelle durante la fase di stuccatura.
Si tratta di un prodotto che si compra nei negozi per fai-da-te sotto forma di polvere. Al momento di utilizzarla, bisogna miscelare la polvere con dell'acqua in un rapporto di 3:1, ossia 3 parti di polvere e 1 parte di acqua. Si lascia riposare il composto per circa 10 minuti, mescolando ogni tanto, e poi (nel caso di un mosaico di questo tipo) si applica con le mani protette dai guanti di gomma, ricoprendo tutta la superficie, facendo attenzione a far penetrare bene l'impasto  negli spazi tra i tappi.
Dopo di che, si lascia riposare l'oggetto per qualche giorno, tenendolo dapprima coperto da un foglio di plastica per 1 o 2 giorni in modo da ottenere un indurimento lento, al fine di evitare la formazione di crepe. Poi si può scoprire e far completare l'essiccazione all'aria aperta, fino a raggiungere la perfetta asciugatura in profondità.

barattolo mosaico di tappi a corona 6

Trascorso questo indispensabile lasso di tempo, con la dovuta pazienza, si può passare a ripulire il mosaico per fare "riemergere" i tappi dalla crosta che si è formata.
Dato che la mia era abbastanza consistente, ho avuto la "furbissima" pensata di usare come prima cosa una spugnetta abrasiva.... che toglie perfettamente (e anche velocemente!) l'eccesso di colla indurita.... ma, come era del resto prevedibile,  si porta via anche il colore dei tappi.

barattolo mosaico di tappi a corona 7

La spugnetta abrasiva va benissimo per ripulire i mosaici di ceramica o pasta di vetro, che siano fatti con la malta o con la colla per piastrelle, ma per i tappi a corona è meglio usare un normale straccio di stoffa bagnato, tipo un pezzo di maglina ricavato da magliette rovinate.
Con questo tipo di tappi bisogna avere un'ulteriore accortezza: è consigliabile sciacquare spesso lo straccio, o almeno cambiare spesso la porzione di stoffa che si usa per strofinare, perché anche la polvere che viene rimossa e che resta tra le fibre ha un effetto abrasivo sui tappi. Bisogna comunque strofinare molto delicatamente; ci vuole un pochino di tempo in più.... ma almeno non si rovina tutto il lavoro.

barattolo mosaico di tappi a corona 8

E se qualche tappo si rovinasse lo stesso... basterà cercare di girare la parte rovinata verso il muro. ;)

A presto! =)



giovedì 21 aprile 2016

Come ho ri-organizzato la mia ferramenta da tavolo

Non so se questo argomento meriti un post tutto suo, dato che non ho certo fatto nessuna scoperta epocale, né ho fatto chissà che lavoro. Ma anche questa ri-organizzazione rientra nel programma di recuperi-ricicli-rinnovamenti che sto pian piano mettendo in atto con alcuni mobili e oggetti di casa mia. Ho iniziato con il ringiovanimento del "mobile Cammello", ho continuato con il "tavolino fuso & tappato"... e altre cose che sono in corso d'opera. 

Oggi vi mostro dunque la mia ferramenta da tavolo.


Tutti gli attrezzi che vedete erano già contenuti nella medesima scatola di latta in cui sono stati ri-sistemati, ed è essa stessa un riuso, dato che era la confezione di una colomba pasquale di qualche anno fa. Il fatto è che prima erano "buttati" nel contenitore tutti alla rinfusa e ogni volta che ne serviva uno dovevo rovistare e perdere un sacco di tempo.

riorganizzazione ferramenta 2

Soprattutto le pinze erano le più problematiche, perché hanno l'antipatica abitudine di impigliarsi e arrotolare attorno a sé tutti i rimasugli di fili, spago, catene, ecc...
Posizionate "a cavallo" del bordo della scatola sono sempre ordinate, in bella vista, e posso scegliere con un colpo d'occhio quella mi serve a seconda delle situazioni.

riorganizzazione ferramenta 5

Anche le forbici non scherzano con la capacità di imbrigliarsi da sole con quanto hanno intorno; riunite tutte nel barattolo alto, anche loro si lasciano scegliere con immediatezza, a seconda che mi serva quella per la stoffa (dritta o a zig-zag), quella per la carta, quella multi-lama, ecc...

riorganizzazione ferramenta 4

Sempre in tema di taglio, ecco il barattolo dei taglierini grandi e piccoli, con le relative lame di ricambio... che quelle non si trovano mai quando servono. E vi si è intrufolata anche una colla stick, perché sa che può sempre servire.

riorganizzazione ferramenta 7

Un barattolo alto (uno strano coso, un vecchio utensile di metallo con dei micro-fori, che non so a cosa servisse) contiene gli attrezzi più lunghi e pesanti, come la tenaglia e il perforatore per cuoio e pelle, che io uso anche per la plastica e la simil-pelle. E c'è spazio anche per un righello con matita incorporata.

riorganizzazione ferramenta 6

In un angoletto ha trovato spazio la spugnetta che uso insieme al piccolo punteruolo, che utilizzo (per esempio) per accennare i buchi nei foglietti acchiappa-colore prima di lavorarli all'uncinetto.

riorganizzazione ferramenta 8

E poi ci sono le bobine e le matasse di filo metallico, più altri rocchetti di cordini e fettucce varie: tutti sistemati in una borsettina rettangolare di plastica, gadget pubblicitario di una marca di abbigliamento, alla quale ho tagliato via la patella di chiusura.

riorganizzazione ferramenta 9

E infine ci sono le molle e i piccoli segmenti di filo metallico, avanzati dall'uso dei soggetti protagonisti della foto precedente, che prima giravano sempre per la scatola "arruffata" disperdendosi. Ora sono raccolti in un ex barattolo di talco, al quale ho tagliato la parte superiore facendolo diventare un barattolino. Da notare anche il super-vintage mini trapanino a mano, del quale si vede l'impugnatura di legno, che era di mio nonno e forse addirittura fatto da lui, mi pare.

Devo dire che non ho badato molto (anzi, non vi ho badato per niente) all'aspetto decorativo di questo insieme, ma più che altro alla praticità di utilizzo, e al riuso di barattoli e scatole come contenitori e separatori.
E poi, è tutto già così colorato e allegro... che mi piace così.

A presto! =)



giovedì 31 dicembre 2015

Buon 2016! ...con i barattoli vestiti a festa

L'ultimo post dell'anno, un piccolo post per augurare a tutti coloro che passeranno di qua un sereno 2016, con l'augurio che il nuovo anno porti a ciascuno ciò di cui ha bisogno.

E dopo i cesti fatti con i tappi di sughero, si sono vestiti a festa anche dei semplici e comuni barattoli di vetro di recupero, che hanno indossato un luminoso costumino fatto di smalto per unghie, "dipinto" con la stessa divertente ed imprevedibile tecnica usata per le fialette decorate.

barattoli vestiti a festa 1

Uno di loro, quello alto e con la forma un po' elaborata, è adibito a vaso per fiori recisi, mentre gli altri due sono diventati delle lanterne porta-candela. ideali quindi per decorare e illuminare la tavola delle feste che ancora abbiamo davanti... a cominciare dal cenone di Capodanno che aspetta molti di noi tra qualche ora.


Per mascherare l'imboccatura dei barattoli, con la tipica sagoma a vite che serve per fissare il coperchio, ho usato un nastro decorativo con i bordi animati da un filo di ferro sottile. Ho ripiegato il nastro fino ad ottenere lo spessore adatto e l'ho incollato con un po' di colla a caldo.

barattoli vestiti a festa 3

Non mi resta che augurare di nuovo a tutti
Buon Anno Nuovo!

Ci leggiamo l'anno prossimo. =)

E mi raccomando...


...perché
"chi ben comincia... è a metà dell'opera".


lunedì 16 novembre 2015

Bomboniere luminose, nella scatola recuperata e "shabbata"

La settimana scorsa nel poco tempo disponibile sono stata occupata a realizzare le bomboniere per la Cresima del figlio di una mia amica.... e come al solito mi sono ridotta agli ultimi giorni...
Avevo mostrato qualche tempo fa il prototipo, ovvero la lanterna nella rete. Ed ecco ora la versione definitiva:


Essendo un regalo, al posto dei barattoli di vetro di recupero ho utilizzato dei vasetti con coperchio ermetico acquistati per l'occasione, il che li rende anche adatti a maggiori possibilità di riuso da parte di chi avrà ricevuto la bomboniera: infatti, potrà scegliere se continuare ad usare il barattolo come lanterna per candelina, oppure come contenitore per alimenti.

bomboniere cresima riccardo 2

In tutto erano 16 lanterne di vetro, del diametro di circa 10 cm; le ho trasportate e presentate in una grossa scatola di legno, ex cassetta di vini.

bomboniere cresima riccardo 3

Ho ingabbiato i barattoli in una rete di cotone sfumato, realizzando le lanterne in 6 colori diversi, in alcuni casi abbinando fili di colori differenti.
All'interno ho versato circa 6 cucchiai di sale grosso e vi ho adagiato una candelina grigia delicatamente profumata.
Le etichette in cui sono specificate la cerimonia, il nome del bambino e la data, sono di carta pergamena color avorio.

bomboniere cresima riccardo 7

Per realizzare la rete di cotone ho seguito anche questa volta il procedimento spiegato da Emanuela-MyLittleInspiration; per rifinire il fondo e nascondere i nodi finali della lavorazione ho applicato con la colla a caldo un cerchio di cartoncino ondulato grigio, della stessa tonalità della cera delle candele, uguali in tutti i barattoli.

bomboniere cresima riccardo 5

Il tocco di riciclo si trova nelle bustine porta-confetti: sono infatti realizzate con foglietti acchiappa-colore usati, scelti nelle colorazioni casuali il più possibile simili alle tonalità del cotone della lanterna alla quale sono state abbinate. L'abbinamento è reso più marcato dal contorno delle bustine lavorato all'uncinetto a maglia bassa con lo stesso filato della rete che avvolge il barattolo.

bomboniere cresima riccardo 6

Infine, due parole per la scatola/imballaggio: era una cassa di legno grezzo nata come confezione per bottiglie di vino. L'ho decorata con la tecnica shabby che, come ormai molti sanno, prevede la stesura di un colore di fondo scuro (nel mio caso azzurro polvere carico), una strofinata con una candela di cera nei punti in cui si desidera che successivamente affiori il colore più scuro, la stesura di un colore chiaro (nel mio caso bianco) e una vigorosa carteggiata, insistendo maggiormente nei punti in cui abbiamo passato la candela, che sono in genere soprattutto i bordi e gli spigoli.
Per finire, una generosa mano di cera per mobili neutra, che ho riscontrato essere una valida, rapida e profumata alternativa alla vernice trasparente di finitura.... almeno per alcuni tipi di lavori.... e in ogni caso, perfetta per questo.

A presto! =)




lunedì 2 novembre 2015

Lanterna nella rete

Questa lanterna è fatta con materiali di recupero, a partire da un barattolo di vetro che conteneva un sugo pronto.


All'interno ho accomodato una candelina scaldavivande bianca in uno strato di sale grosso.

Per la decorazione esterna ho usato del cotone sfumato nei toni del blu/giallo e ho creato una rete, ispirandomi al tutorial di Emanuela-MyLittleInspiration e modificandolo secondo le mie necessità, a cominciare dal fatto che ho usato il filo triplo invece che singolo. Come si vede dalla foto, con la candela accesa questa ingabbiatura crea dei suggestivi riflessi tutt'attorno.

Per completare la lanterna ho realizzato un manico con il fil di ferro e ho avvolto attorno all'imboccatura del vaso una lunga catenella doppia lavorata all'uncinetto.

Questa creazione è un WIP (work in progress.... ovvero un lavoro in corso); è solo un prototipo che, con alcune modifiche, diventerà una bomboniera.
Ma, variando i colori e aggiungendo delle decorazioni a piacere, potrebbe anche diventare una decorazione o un'idea regalo per il prossimo Natale.

A presto! =)



giovedì 19 marzo 2015

Puntaspilli 2in1, con contenitore

Nei commenti al post di venerdì scorso, quello del quadretto con i cuori fatto con il patchwork senz'ago, Alessandra suggeriva che sarebbe stato bello usarlo anche come puntaspilli. Allora mi è venuta subito voglia di mettere in atto un'idea che mi balenava nella testa da un bel po', ma che non si era ancora mai concretizzata.


Il riuso dei barattoli di vetro di recupero come puntaspilli non l'ho certo inventato io, e in rete ci sono tantissimi deliziosi esempi. Basta imbottire la parte superiore del coperchio e rivestirlo di stoffa; di solito si usa l'apposita imbottitura morbida, ma io ho seguito il sugerimento di Alessandra e ho usato il polistirolo che ho in abbondanza e l'ho incollato con la colla a caldo, dopo averlo tagliato a misura.

puntaspilli 2in1 con contenitore 2

Poi ho eseguito un velocissimo patchwork senz'ago (QUI se volete trovate il tutorial su questa tecnica) per la forma del cuore e per la parte centrale dello sfondo, ho incollato intorno al bordo del coperchio quest'ultima stoffa, ho rifilato con la forbice l'eccedenza e incollato una passamaneria decorativa.

puntaspilli 2in1 con contenitore 3

E questo è il procedimento per ottenere un simpatico puntaspilli da tavolo con un pratico contenitore trasparente che permette di visualizzare immediatamente il contenuto; nel mio caso sono i bottoni di cernit fatti a mano, ma può essere utile per tenere a portata di mano l'attrezzatura di base necessaria per il cucito.

puntaspilli 2in1 con contenitore 4

Ma io volevo farlo con il doppio uso: lo stesso tappo del contenitore da tavolo doveva potersi trasformare in puntaspilli da polso.

puntaspilli 2in1 con contenitore 5

Così ho lavorato con uno spago di cotone piuttosto robusto un semplicissimo bracciale all'uncinetto, costituito solo da catenelle e un giro a maglia alta. Ho incollato la parte centrale del bracciale all'interno del coperchio, insieme ad un nastrino di raso che serve per raccoglierlo quando non si usa al polso.

puntaspilli 2in1 con contenitore 6

Basta poi slegare il nastrino, slacciare il bottone e indossare il puntaspilli come un normale bracciale.

Che ne dite?
Io lo trovo utile e divertente.

A presto! =)

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