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giovedì 13 aprile 2017

Cestino a forma di uovo, di rete da conigliera

Va bene che la Pasqua, decorativamente parlando, non mi ispira granché... ma quest'anno, in questo periodo, il tempo è più tiranno del solito e non ho tempo per mettere in pratica quelle poche idee che ho. Ma qualcosina ho fatto, come per esempio questo cestino a forma di uovo, apribile e richiudibile.


Per l'occasione ho ripreso in mano la mia amata rete da conigliera, che adoro modellare nonostante mi massacri le mani e le braccia a suon di graffi e punture.

cestino a forma di uovo di rete da conigliera 3

Questo cestino è composto da due parti unite tra loro, una base contenitore e un coperchio a forma di cloche, il che lo rende simile nella forma ad una gabbietta per uccellini decorativa.
La chiusura è costituita da un semplice nastro di raso da annodare a fiocco.

cestino a forma di uovo di rete da conigliera 2

L'impugnatura ad anello posta sulla sommità serve sia per trasportare che per appendere il cestino, qualora lo si desideri, ed è decorata da alcune farfalline all'uncinetto, come quelle di qualche post fa.

cestino a forma di uovo di rete da conigliera 4

Riempito con un po' di paglia e qualche ovetto di cioccolato, ma anche con delle uova vere al naturale o dipinte, può essere usato come decorazione pasquale o come centro-tavola, ma anche come confezione regalo.

cestino a forma di uovo di rete da conigliera 5

E per chi non ama, o non può consumare, il cioccolato... il cestino si può sempre riempire con delle uova profuma-cassetti ripiene di lavanda fatte con della stoffa cucita o bordata all'uncinetto...

cestino a forma di uovo di rete da conigliera 6

 ...o con i fogli acchiappa-colore usati, come nel mio caso.

Passato il periodo pasquale, l'uovo-cestino si può riusare come decorazione per la casa, il balcone o il giardino, dato che le sue dimensioni, circa 30 cm di altezza per 15 di diametro, consentono di alloggiarvi comodamente una piantina e starebbe bene posizionato vicino alla teiera e alla tazza piene di cactus.

Buona Pasqua a tutti. =)


P.S. comunicazioni di servizio

terminerà come previsto il 16 aprile ma, dato il periodo festivo,
l'inizio di quello successivo sarà posticipato a 
mercoledì 19 aprile.
non partirà domani, bensì venerdì 21 aprile.

A presto. =)


lunedì 3 aprile 2017

Hotel per insetti e farfalle

Io e Luca abbiamo appena finito di allestire il nostro hotel per insetti, ovvero una struttura che serve per attrarre nel nostro giardino (ma basta anche un balcone) insetti utili di varie specie. 
Mi sono imbattuta circa un anno fa in qualche immagine di alcuni curiosi allestimenti di questo tipo, ma senza badarvi troppo; poi, dopo aver visto la casetta rifugio per le api di Michela, mi è venuta voglia di provarci.


Ho raccolto in un'apposita bacheca su Pinterest diversi pin: vi consiglio di darle un'occhiata, se siete interessati all'argomento, perché ci sono tanti progetti, dal più semplice al più elaborato, alcuni davvero sorprendenti e anche divertenti. Io mi sono documentata leggendo alcuni articoli; sono praticamente tutti in inglese a parte quello di Michela, ma dalle immagini si capisce lo stesso come strutturare l'hotel in base alle tipologie di insetti che ci piacerebbe venissero nel nostro giardino.

hotel per insetti 3

Qui a casa decoriciclo ovviamente abbiamo utilizzato quasi esclusivamente materiali di recupero, come le scatolette di latta che costituiscono le varie "stanze" dell'hotel, tenute insieme da una fascia di rete da conigliera.
A proposito, sapete perché in genere questa struttura si chiama "hotel" e non "casa" per insetti? Perché è concepita per ospitare e dare rifugio temporaneo ad insetti impollinatori come le api solitarie, le coccinelle, le farfalle e molte altre specie.

hotel per insetti 2

Sulla sommità della "torre" di scatolette ho messo un "tetto", in realtà più decorativo che funzionale, costituito dal fondo di un vecchio cestino rotto che tempo fa avevo tenuto da parte perché mi "ispirava", anche se allora non sapevo ancora cosa. Per fare in modo di bloccare il vimini, che tendeva a scappare via, ho fatto qualche giro di spago; sempre con lo spago ho poi appeso l'hotel ad un ramo del pero... che in questo momento è tutto fiorito e già da solo attrae una bella quantità di insetti.

Ma vediamo nel dettaglio per quali creature sono predisposte le camere del nostro albergo, allestite in base alle informazioni che ho raccolto in rete... dunque il condizionale è d'obbligo... poi vi farò sapere come e se la cosa funziona.

hotel per insetti 4

Le canne di bambù dovrebbero attrarre le api solitarie, ovvero gli esemplari che non vivono in sciami e che, come accennavo prima, svolgono un'importante azione di impollinazione.

hotel per insetti 5

Le farfalle invece dovrebbero preferire questi rifugi che sembrano dei salvadani, dei contenitori chiusi da delle "antine" provviste di una fessura lunga e stretta verticale; naturalmente anche la "porta" della nostra camera per le farfalle è fatta con materiali di recupero, cioè un pezzo di legno ricavato dalla stecca di una cassetta della frutta.

hotel per insetti 7

Alle coccinelle dovrebbero piacere invece questi tronchi pieni di confortevoli cunicoli, semplicissimi da realizzare perché basta prendere un pezzo di legno del diametro adatto, tagliarlo alla lunghezza necessaria e

hotel per insetti 8

fare dei buchi con il trapano usando punte da 2 a 8 mm di diametro. Questi insetti sono preziosi alleati delle nostre coltivazioni perché si cibano degli afidi, parassiti che possono infestare le nostre piante ornamentali e da frutto.

hotel per insetti 9

Dato che ci aspettiamo (o meglio, ci auguriamo) una grande affluenza di api solitarie, abbiamo aggiunto una stanza per loro in più, con un'ampia scelta di "lettini" di bambù dal diametro differente rispetto a quella del piano superiore.
La pigna, oltre ad essere bella di per sé e decorativa, e oltre a richiamare il colore del tetto di vimini, potrebbe essere attraente per per vari tipi di insetti, tra cui le coccinelle.

Come vedete, servono per lo più elementi di facilissima reperibilità, quindi si tratta di un allestimento pressoché a costo zero; oltre a quelli che abbiamo utilizzato noi, si possono impiegare anche legnetti di vari spessori e lunghezze, vasi e cocci di terracotta, tegole, sassi, fieno, altri tipi di pigne, muschio, cortecce, mattoni e blocchetti di cemento, filo metallico, bottiglie di plastica.
Inoltre, ci si può sbizzarrire con forme e modelli, non solo da appendere come il nostro, ma anche da appoggiare al pavimento.
Infine, è una bella occasione per passare del tempo con i bambini perché possono tranquillamente essere coinvolti sia nel reperimento dei materiali, magari durante una bella passeggiata nel bosco o su una spiaggia, che nella costruzione vera e propria; oltretutto, li si può invitare ad osservare il comportamento degli insetti in un ambiente naturale ma realizzabile anche sul balcone di casa.

Chissà se vi ho incuriosito e fatto venire voglia di provare.

A presto. =)

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venerdì 31 marzo 2017

Nido porta-uova di alluminio e cotone, con riciclo linguette delle lattine + "INIZIATIVE IN CORSO" #49

Era da un bel po' che volevo mettere in atto questo piccolo progetto, ovvero realizzare un cestino con le linguette delle lattine, che tante volte ho visto in rete in molte diverse versioni. Ma per farlo ce ne vogliono tante, e solo adesso, grazie al prezioso contributo delle mie amiche barattatrici, ne ho messo insieme una bella quantità.


E, dato che la sua forma semplice e lineare mi ricorda quella di un nido, e che, guarda caso, tra poco sarà Pasqua, ecco che il cestino diventa un porta-uova da usare come decorazione o come centro-tavola per la prossima festività, e che si presta anche come confezione per regalare golosi ovetti di cioccolato.

nido linguette lattine 2

Per unire le linguette di alluminio tra loro ho usato del cotone color panna screziato di giallo lavorandolo all'uncinetto con un metodo che ho imparato seguendo un video-tutorial. Il procedimento è davvero semplice e richiede solo l'uso di maglie basse.

nido linguette lattine 3

Prima di usare le linguette per qualsiasi progetto è bene ricordare di lavarle molto bene con acqua calda e detersivo per i piatti, oppure del sapone, perché potrebbero contenere tracce della bevanda contenuta nella lattina.

nido linguette lattine 4

Dopo di che, vanno fatte asciugare perfettamente e, a seconda del progetto creativo per il quale serviranno, può essere necessario suddividerle per tipo, dato che le forme spesso differiscono tra loro.

nido linguette lattine 6

Per dare forma a questo cestino ho realizzato prima i fianchi, che sono composti da una fascia rettangolare chiusa a cerchio una volta raggiunta la misura desiderata. La lavorazione all'uncinetto sul dritto ha un aspetto diverso rispetto a quello del rovescio e, dato che il cestino ha una consistenza semi-rigida, si può anche risvoltare e usare a piacimento dall'una o dall'altra parte.

nido linguette lattine 7

Il fondo è lavorato interamente all'uncinetto, con una lavorazione in tondo "inversa", che procede cioè dall'esterno verso l'interno con opportune quanto casuali diminuzioni di punti.

nido linguette lattine 5

L'ultimo tocco di rifinitura è un giro a maglia bassa sul bordo superiore del cestino, puntando l'uncinetto nei fori delle linguette, formando così delle specie di ventaglietti.

*********************

Prima di concludere questo lungo post
faccio ripartire il


invitando chiunque lo desideri a condividere le iniziative virtuali che organizza
nei propri blog, ma anche quelle reali che desidera pubblicizzare,
come per esempio mostre, mercatini, fiere, ecc...

Ogni altra informazione su questa iniziativa si può trovare cliccando sul banner qua sopra.

A presto! =)







mercoledì 29 marzo 2017

Farfalle che diventano orecchini

E' bastata una piccola modifica apportata alle farfalle di cotone all'uncinetto di qualche post fa per trasformarle in orecchini leggeri e primaverili.


Le ali si eseguono nello stesso identico modo; il corpo e le antenne invece sono costituiti da un filo d'argento completato da una perlina di legno per la testolina.
Così come il precedente modello, queste farfalle sono utilizzabili per diversi usi; oltre che come orecchini le vedo bene come complemento per delle bomboniere e come decorazione per sacchettini di lavanda o altre erbe profumate.

orecchini farfalle cotone, filo argento e perla di legno 5

Sono talmente divertenti da realizzare che ecco bell'e pronto un arcobaleno di variopinte farfalline pronte a volare via.

orecchini farfalle cotone, filo argento e perla di legno 2

Tutte quelle che vedete nella foto qua sopra sono già disponibili nel mio shop su DaWanda, altri colori sono eventualmente realizzabili su richiesta.

Questo post partecipa a:


A presto! =)


lunedì 27 marzo 2017

Bijoux con le cuciture e i passanti dei jeans

Quando vostra figlia tredicenne vi dice "Mamma, domani vado al compleanno di Alice" ed è già tardo pomeriggio, cosa potete fare se non improvvisare un regalo handmade che si possa realizzare in fretta?


A quell'età le ragazzine amano truccarsi ed agghindarsi e il jeans è un sempreverde amato in modo trasversale a qualsiasi fascia di età quindi, in accompagnamento a due smalti per unghie glitterati, ho pensato ad una parure fatta con le cuciture e i passanti dei jeans.

parure jeans 3

Il set è composto da un bracciale a doppio giro, composto da una cucitura della gamba di un pantalone, tagliata della lunghezza necessaria e ben rifilata con le forbici sui bordi, decorata da una catenella metallica alla quale è appesa una perla di resina blu.

parure jeans 2

Alle estremità del segmento di jeans sono poste due coppette con occhiello e la chiusura è costituita da un moschettone e da una catenella argentati, in modo da rendere il bracciale regolabile e adattabile ad ogni polso.

parure jeans 4

Ma il bracciale è anche doppio uso, perché una volta completamente aperto si può indossare anche come girocollo.
E i passanti per la cintura menzionati nel titolo dove sono??? Ma negli orecchini...

parure jeans 5

Per confezionare il tutto ho usato una scatolina di recupero, ovviamente rivestita... di jeans. Prossimamente su questi schermi.

A presto! =)



venerdì 10 marzo 2017

Un bracciale che nasce dalla fibbia di una cintura

Il problema con la spighetta rumena, una volta imparata, è quello di riuscire a fermarsi; una volta capito il meccanismo, la lavorazione è veramente veloce e versatile, tanto da poter essere usata in molti modi.


Il suo impiego più immediato è nella realizzazione di bijoux; collane, bracciali, orecchini... c'è veramente da sbizzarrirsi nelle forme e nei colori.

braccialetto fibbia cuori 2

Questo bracciale multifili è nato dal recupero della fibbia metallica della cintura di una giacca a vento; ancora in perfetto stato e con questi 3 bellissimi cuori... non poteva certo essere buttata via.

braccialetto fibbia cuori 3

Ed è così che, da quasi-rifiuto, è diventata protagonista di questo bracciale-polsino composto da 11 cordoncini lavorati a spighetta rumena, 6 grigio chiaro e 5 rosa pastello, tutti cuciti a mano alla fibbia.

braccialetto fibbia cuori 4

E non è finita qui... altre spighette sono già nate e stanno per diventare altri gioielli.
Questo è già disponibile nel mio shop su DaWanda.

A presto. =)


domenica 26 febbraio 2017

Tre gioielli di riciclo

Non nel senso di super ricicli, di quelli mai visti, che resteranno negli annali della storia del riciclo creativo; si tratta semplicemente di tre bijoux fatti con materiali di riciclo.


Sono tre girocollo, due semi-rigidi in filo armonico e uno rigido di acciaio, tutti e tre frutto di un vecchio baratto.

girocollo cursori zip e perle di legno 1

Il mio preferito è quello qua sopra, in cui i protagonisti sono 5 cursori recuperati dalle zip di un giubbino di jeans che ho rottamato prima di Natale; erano così belli, di metallo bronzato, che non potevo certo buttarli via. In un primo momento avevo pensato di farci degli orecchini ma, dato che sono troppo pesanti per quell'utilizzo, sono rimasti lì in attesa di un'idea. E l'idea è finalmente giunta con il ritrovamento di questi girocollo, in occasione del recente repulisti che ha subito il mio materiale creativo in attesa di occupazione.

girocollo molle mollette panni e perle di resina 2

Il materiale riciclato alla base della seconda collana è una manciata di molle recuperate dalle mollette per i panni; qualche grossa perla di resina intarsiata, dal colore lilla tendente al grigio, completa il tutto.

girocollo cristalli lampadario 1

La terza ed ultima collana è fatta con dei cristalli di vetro recuperati da un vecchio lampadario, una goccia e due esagoni ai quali ho aggiunto delle decorazioni in filo d'argento e perline cromate.
Altre foto sono visionabili nel mio Flickr e presto queste collane andranno ad aggiungersi alle proposte del mio shop.

A presto. =)


giovedì 23 febbraio 2017

Prime prove di rame battuto: due ciondoli

Quanto mi diverto a martellare il metallo... e mi dispiace di non averlo scoperto prima! Pensavo che l'attrezzatura necessaria fosse molto ingombrante e costosa, e invece sono rimasta piacevolmente sorpresa del contrario; la spesa consiste in poche decine di Euro, almeno per una dotazione di base, e l'ingombro in una tavoletta di acciaio di una decina di cm per lato. 
Ma ecco cosa ho prodotto, per ora: due ciondoli.


Il primo che vi mostro non è il primo "nato", ma è il mio preferito. In realtà, la battitura del rame in questo caso è limitata alle punte degli elementi pendenti.

ciondolo GOCCE DI CAFFE 2

Ma mi piace troppo questo sistema perché, oltre all'aspetto estetico piacevole, consente di sostenere le perline senza doverle legare con un filo più sottile.

ciondolo GOCCE DI CAFFE 3

La parte superiore dell'elemento a forma di goccia invece è caratterizzata da un intreccio come quello del ciondolo "Il vento" presentato qualche giorno fa.

ciondolo spirali e perla di legno 1

Ed ecco qua sopra il primo nato, nel quale la parte battuta è più preponderante, sia come "quantità" rispetto all'intero ciondolo sia come importanza.

ciondolo spirali e perla di legno 2

Infatti, se le spirali poste alle estremità delle onde formate dall'unico filo di rame che costituisce la struttura del ciondolo non fossero appiattite dalla martellatura sarebbero molto più fragili e alla minima pressione, anche involontaria, si deformerebbero.

Ed ora vi lascio... vado a martellare un po'.
A presto! =)

Dato che la spirale è uno dei simboli dell'infinito
questo ultimo ciondolo partecipa a:


martedì 21 febbraio 2017

Sistemazione della "perlineria" e battitura dei metalli

Anche le perline sono rimaste vittime della mia ondata di riordino estremo e profondo; anche se sicuramente le brave ed esperte perlinatrici munite di appositi contenitori professionali sorrideranno, e magari rideranno a crepapelle, io sono soddisfatta della soluzione, ovviamente riciclosa, che ho adottato. Ed è altrettanto ovvio che io non sia una perlinatrice, né brava né esperta, dato che mi limito a inserire qualche perlina in alcune creazioni che si avvalgono di tecniche diverse, come per esempio nei braccialetti all'uncinetto o in quelli con il rame.


Che le perline non rappresentino il mio hobby principale è dimostrato anche dal fatto che non ne ho mai acquistate; ne possiedo solo piccole quantità di poche tipologie diverse, tutte "raggranellate" grazie ad alcuni baratti. Fino a poco tempo fa mi limitavo a conservarle nelle bustine con le quali mi venivano spedite, all'interno di una scatola adibita a contenere anche altre cose. Il risultato era che ogni volta che aprivo la scatola le bustine creavano un "effetto esplosivo" ed erano sempre in disordine.
Da qui l'idea di mettere le perline nelle fialette di vetro recuperate da prodotti erboristici, a loro volta inserite all'interno di una scatola di latta rettangolare, nella quale stanno comodamente e precisamente, tanto che sembrano fatte apposta l'una per le altre.
In questo modo tutte le tipologie e i colori sono a portata di mano e individuabili con un solo colpo d'occhio, oltre che facilmente accessibili. E poi... sono così belle da vedere... che già questo mi basterebbe per essere soddisfatta di questa sistemazione. =)))


Inoltre, le perline si stanno dimostrando valide alleate nella realizzazione dei miei bijoux di filo metallico, soprattutto il mio amato rame. Rame che sto imparando a martellare... per la gioia dei miei vicini. Mi diverte molto questa pratica, non quella di disturbare i vicini, bensì quella di battere i metalli; mi piace l'effetto estetico che acquisiscono, oltre al fatto che con questo trattamento la lavorazione beneficia di un aumento di consistenza e di stabilità.

A presto, 
con alcuni risultati delle mie "martellature". =)



domenica 19 febbraio 2017

Ciondoli di rame: "Il vento" e "Il fuoco"

Ho realizzato questi ciondoli qualche settimana fa, ma poi hanno preso il sopravvento i ricicli di stoffa (come per esempio il tappetino Arlecchino e la scatola porta-gioie-bijoux) che finalmente ho sistemato nella mia discarica personale e mi stavo quasi dimenticando di pubblicarli.


Il primo è stato quello che ho chiamato "Il vento", quello più in alto nella foto qua sopra; è nato, come spesso accade, per caso, rigirando tra le mani un pezzo di filo di rame. Pian piano ha assunto una forma astratta che solo alla fine della modellazione mi ha ispirato il nome, perché sembra una figura che ondeggia nel vento.

ciondolo IL VENTO 2

Mi piace molto questa lavorazione intrecciata per la quale ho preso ispirazione da alcuni dei molti pin che ho raccolto nella mia nuova bacheca "wire + metalli battuti & stampati", una sorta di "costola specializzata" nata da quella più generica "bijoux fai-da-te".

ciondolo IL VENTO 3

Come per tutte le tecniche creative alle quali mi sono avvicinata, anche in questo caso lo faccio da autodidatta e, soprattutto da quando ho scoperto Pinterest, guardo e provo a fare, il più delle volte senza leggere i tutorial (quando ci sono) improvvisando e modificando secondo il mio gusto o le mie esigenze.

ciondolo IL FUOCO 1

Nel caso del secondo ciondolo il processo creativo è stato inverso rispetto al primo, ossia è nato prima il nome "Il fuoco", e poi il manufatto; mi piaceva che la modellazione si sviluppasse anche in questo caso a partire dalla perlona sintetica (ricevute entrambe grazie ad un baratto) e, visto il colore caldo e ambrato della seconda, ho pensato di riprodurre una fiamma stilizzata.

ciondolo IL FUOCO 2

Combinazione, avevo delle perline più piccole trasparenti (frutto anch'esse di un baratto) dello stesso colore di quella grossa e le ho distribuite nella fiamma, per darle più luce e riflessi.

ciondolo IL FUOCO 3

Entrambi questi ciondoli, dalle misure "importanti" e dalle forme un po' stravaganti, sono disponibili nel mio shop su DaWanda; da qualche tempo sto sistemando il mio negozietto virtuale, che ho per qualche tempo un po' trascurato, ri-assortendo i prodotti, togliendone alcuni e introducendone di nuovi. Una delle novità è che per ogni acquisto è compresa nel prezzo la confezione regalo, più un piccolo omaggio... ma quest'ultima non è una novità.

A presto! =)



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