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venerdì 16 giugno 2017

Blog in modalità casuale e saltuaria + Refashion jeans: lavori in corso #2

E' ufficiale, non ce la faccio, la mia mente e le mie energie sono rivolte altrove (come accennavo nel post precedente) e il blog fluttua nel web più o meno abbandonato a se stesso. Non riesco a seguire adeguatamente i programmi bloggheschi impostati all'inizio dell'anno... quindi li sospendo, almeno per tutta l'estate.
Questo non significa che sparirò del tutto, ogni tanto farò capolino con qualche post saltuario e casuale, se avrò qualcosa da mostrare, o anche solo per un salutino.

Per il momento, prosegue mooooooooolto lentamente il refashion dei jeans... ai "bei tempi" l'avrei finito al massimo in 2 giorni... ma così è...


Questa sera si concluderà il Linky Party dedicato interamente al LEGNO e nei prossimi giorni farò il post per decretare il vincitore del Giveaway abbinato; a proposito, mi scuso con le vincitrici dei due precedenti per il ritardo, dovuto a diversi motivi, con il quale recapiterò loro il mio piccolo pensiero... sto finalmente preparando i pacchetti per loro... non mi sono dimenticata.

Alla prossima. =)


martedì 30 maggio 2017

Lavori in corso... refashion jeans

Come dicevo un paio di post fa, sto riorganizzando tempi ed attività personali... il che mi porta lontano dal web in un modo mai accaduto prima nell'arco di questi 5 anni. Nulla di grave in realtà, non voglio preoccupare nessuno; principalmente si tratta di una forte esigenza di prendermi più cura di me stessa e della mia salute, dato che, soprattutto la mia schiena, mi sta "dicendo a gran voce" di non trascurarla. Sapevo da anni di avere un'ernia lombare... ma da recenti accertamenti ho scoperto che ora è in compagnia di altre due; mi sto dunque sottoponendo ad un'apposita cura, ovvero la ossigeno-ozono terapia, mi sto dedicando a lunghe camminate all'aria aperta e alla pratica quasi quotidiana dello yoga, per la quale avevo seguito un corso settimanale per circa due anni qualche tempo fa.
Se a tutto ciò aggiungiamo gli impegni familiari e lavorativi... ecco che si impongono necessariamente delle scelte... e non si può fare tutto.

Ma qualcosa di creativo lo sto facendo...


Sto refashionando un paio di jeans, alla mia maniera come al solito...
e se nella foto si vede un metro da muratore invece di uno da sarta...
la cosa la dice lunga sulle mie abilità nel taglio&cucito.


E forse ho trovato anche il modo di utilizzare questo strano filato, non proprio semplicissimo da lavorare, dato lo spessore e la consistenza estremamente variabili.

Di solito chiudo ogni post con un "A presto"... spero di poter mantenere la parola. =)


martedì 28 febbraio 2017

Da cardigan a cuscino + guanti

Anche questo vecchio cardigan di lana era una delle cose in attesa di riciclo e finalmente è giunta la sua ora; si è infatti sacrificato per far nascere una fodera per cuscino e un paio di muffole.


Trasformare un maglione con i bottoni in una fodera è facilissimo, perché non richiede abilità nel cucire cerniere, velcro, o altri tipi di allacciature, dato che la chiusura del golfino sarà anche quella del cuscino.
Per rivestire un'imbottitura per cuscino quadrato di 40 cm di lato ho semplicemente tagliato il cardigan appena sotto le ascelle e su un fianco (regolandomi a occhio con il cuscino che volevo ricoprire) conservando il bordo inferiore e la cucitura di uno dei due fianchi; in questo modo è stato sufficiente cucire soltanto tre lati su quattro... e lo può fare anche chi come me sa appena appena tenere ago e filo in mano, dato che le cuciture rimangono nascoste e non devono per forza essere presentabili. Chi cuce a macchina farà ancora prima e meglio, ovviamente.

da cardigan a cuscino + guanti 2 copia

Il fatto di conservare uno dei due fianchi originari del maglione mi ha anche consentito di avere una tasca bell'e pronta, utile per infilarci qualcosa da tenere a portata di mano, come per esempio il telecomando o un pacchetto di fazzoletti, dato che il cuscino è destinato al divano.

da cardigan a cuscino + guanti 3 copia

Infine, con le maniche ho realizzato un paio di guanti, ancor più facili di quelli fatti qualche settimana fa perché richiedono ancor meno cuciture dato che, come si vede dalla foto qua sopra, ho potuto sfruttare quelle delle maniche stesse.

A presto! =)



martedì 14 febbraio 2017

Un cuore di stracci

E non è una metafora per descrivere un cuore spezzato e solitario nel giorno di S.Valentino, ricorrenza amata quanto odiata dagli schieramenti opposti dei suoi sostenitori e dei suoi detrattori.


Parlo di una decorazione da appendere, a forma di cuore, fatta con lo stesso sistema del tappetino  "Arlecchino" mostrato ieri... solo più in piccolo e decisamente di realizzazione più veloce.

cuore di stracci 2 copia

Per "annodare" questo cuore vaporoso, che nella foto appare blu/azzurro/bianco ma che in realtà passa dal viola scuro al lilla della parte centrale per finire con il beige di quella superiore, e le cui dimensioni sono 30 x 25 cm, sono servite 3 maglie taglia M a maniche lunghe con il collo alto, utilizzate quasi interamente. Lo dico per potersi fare un'idea di quante ne siano servite per il tappetino di ieri... dato che nelle 12 ore di lavoro ho perso il conto. Per questo cuore invece sono state sufficienti un paio d'ore.

Questa tecnica è adatta anche per altre applicazioni; come mi ha suggerito Giusi nel suo commento al post di ieri, ci si potrebbe realizzare una parrucca per Carnevale, ma anche altri accessori e componenti per qualche maschera. In un altro commento Carmen ha suggerito di appenderlo, cosa che senza che lei lo sapesse ancora mi era già venuta in mente con questo cuore, che nel frattempo avevo già confezionato; ma si potrebbe pensare ad un vero e proprio arazzo, giocando con i colori delle strisce che lo comporrebbero per creare immagini e figure. A me è venuta in mente una possibile struttura per una borsa, ma di piccole dimensioni o con le frange più corte, dato che il lavoro risulta un po' pesante. E voi, che cosa ci fareste?

E per finire, comunque la pensiate,
buon S.Valentino a tutti. 

A presto.
Anzi, a giovedì... con il 2° Linky Party mensile a tema.


domenica 5 febbraio 2017

Riciclo velocissimo indumenti smessi: il paraspifferi, senza forbici né ago&filo

Sono in una delle mie fasi di decluttering intensivo, che questa volta in particolare sembra quasi un raptus incontenibile: niente sfugge alle mie grinfie. E, a differenza delle volte precedenti, sto cercando di riusare/riciclare SUBITO ciò che prendo in mano, senza limitarmi a spostarlo/trovargli un nuovo posto. E, udite udite, sto anche buttando via alcune cose accumulate in attesa di trasformazione.


Protagonisti indiscussi di questi giorni sono gli indumenti smessi: abiti ormai piccoli delle creature cresciute, pantaloni bucati e strappati, magliette orrendamente macchiate indelebilmente (perché se sono poco macchiate indelebilmente le recupero con la pittura su stoffa), vecchie e smunte coperte, ecc... Questa categoria di materiale da riciclare si è guadagnata questo "onore" anche e soprattutto a causa della sua quantità; infatti non ho solo gli indumenti della mia famiglia (e siamo in 4 persone), ma anche quelli di amiche (e relative famiglie) che sanno che prima della discarica ci sono io.

Ma veniamo al soggetto di questo post: il paraspifferi, ovvero quel "salsicciotto ripieno" che si mette in inverno davanti alle finestre per evitare che entrino per l'appunto gli spifferi d'aria.
E non è certo un'idea né geniale né innovativa quella di riempirlo di stracci, dato che le nostre nonne lo facevano già dalla notte dei tempi.
Ma io ho usato un metodo velocissimo per realizzarlo (circa un quarto d'ora), che inoltre mi consente eventualmente di ri-usare gli indumenti che lo riempiono in un secondo momento, dal momento che non vengono né tagliati né cuciti. In ogni caso, rende più agevole il lavaggio e soprattutto l'asciugatura dell'interno, dato che si può "smontare" completamente in un attimo.

paraspifferi riciclo indumenti 2

1. Ho disposto sul tavolo gli abiti piegati sommariamente, stendendoli e sovrapponendoli leggermente, fino a formare un rettangolo lungo quanto la lunghezza del vano della finestra in cui dovrà essere utilizzato il paraspifferi e largo una quarantina di centimetri; quest'ultimo dato dipende dallo spessore che dovrà avere il "salsicciotto"... io mi sono regolata a occhio.
2. Ho arrotolato il "puzzle" di vestiti cominciando da uno dei lati lunghi.
3. Ho bloccato il rotolo ottenuto con degli elastici disposti a distanze regolari cominciando da una estremità.
4. Ecco il serpentone legato come un arrosto.

paraspifferi riciclo indumenti 3

Io avevo in giro un copri-paraspifferi fatto all'uncinetto più di una ventina di anni fa e mandato quasi subito in pensione; è lavorato in modo semplicissimo, ovvero con due giri di sole maglie alte alternati ad un giro composto da *1 maglia alta - 1 catenella - 1 maglia alta saltando una maglia di base* ripetuto per tutto il giro.
Se non si ha, o non si vuole realizzare, un involucro all'uncinetto o ai ferri si può anche usare la gamba di una calzamaglia, le maniche di un vecchio maglione, un rettangolo ricavato da una vecchia coperta cucito sul lato lungo.
Per chiudere le estremità del mio paraspifferi io ho usato due laccetti che fino a poco prima erano la coulisse di un pantalone finito arrotolato nel "ripieno".

paraspifferi riciclo indumenti 4

Ed ecco il mio serpentone al suo posto. Se fosse destinato alla cameretta dei bambini si può anche rivestire con un involucro lavorato all'uncinetto come in questo caso, ma un po più grazioso e spiritoso come Vanessa la serpentessa.
Questo è un metodo velocissimo per riciclare vecchi abiti smessi; un modo mediamente svelto è quello di tagliarli in modo da formare una striscia continua di fettuccia da lavorare all'uncinetto o ai ferri, e una maniera molto meno rapida, ma di grande soddisfazione, è il patchwork senz'ago.

A presto. =)



venerdì 20 gennaio 2017

Refashion: da golfino a guanti di lana

Era da un po' che non trasformavo qualche capo di abbigliamento in qualcos'altro da indossare; complici sono state le scorribande in Pinterest e il concomitante rinvenimento di questo vecchio cardigan di lana con qualche buchetto qua e là, ma ancora gradevole per i suoi colori neutri che si abbinano con tutto e i motivi decorativi tipicamente invernali: perfetto per essere sacrificato riciclato il più possibile.


Sono nati due paia di guanti, uno di classiche muffole e uno senza dita. Il procedimento, come spiega facilmente questo pin, è davvero semplice: basta appoggiare la mano su una porzione del golfino che comprenda anche il suo bordo inferiore, disegnarne il contorno con un pennarello abbondando di uno o due cm, ritagliarlo e riportarlo su un foglio di carta o cartoncino; poi si ritaglia la sagoma, che si può poi conservare come dima per futuri nuovi guanti, e riportarla 4 volte sulla lana, due sagome per ogni guanto.

da golfino a guanti 2

Poi si accoppiano le due parti di ogni guanto, dritto contro dritto, si fissano con qualche spillo e si cuce tutto intorno a macchina, o con ago e filo, come ho fatto io. Per sicurezza ho fatto una doppia cucitura, a punto indietro all'andata e a punto festone al ritorno.
Si risvolta e il guanto è pronto.
Se possibile, consiglio di scegliere un modello di maglione che abbia il bordo inferiore lavorato a coste, perché renderebbe l'apertura dei guanti più elastica e comoda per infilarli.

da golfino a guanti 3

Non contenta, ne ho realizzato anche un paio senza dita, che sono sempre comodi perché tengono caldo ma lasciano maggiore libertà alle mani, per trafficare con oggetti vari... smartphone compreso.
Dato che il bordo inferiore del golf non mi consentiva di ricavarne altre 4 sagome, ho scelto la parte dello scollo del cardigan, da entrambe le parti. Come dima ho usato la stessa usata per le muffole, ripiegandola nella zona delle dita.
Per questo modello, si praticano le cuciture interne dritto contro dritto come per le muffole, però solo sui fianchi del guanto; le aperture delle quattro dita e del pollice si rifiniscono con un orlo una volta risvoltato il lavoro sul dritto.

Non contenta, con lo stesso golfino, ho fatto anche... altre cose, prossimamente su questi schermi.

A presto! =)


lunedì 16 maggio 2016

Tappetino ovale "Gipsy", fettuccia riciclata handmade e cotone all'uncinetto

Complici le giornate grigie della settimana scorsa, mi è tornata la voglia di uncinettare. E, complice la necessità di smaltire diversi abiti smessi in attesa di riciclo, mi è venuta voglia di fare un tappetino a base di fettuccia inglobata nel cotone, come ho fatto per il cestino-gufo.


La fettuccia proviene dai suddetti abiti smessi, ovvero pantaloni (solo le gambe) e T-shirt (la parte dalle ascelle in giù) di vari colori e tessuti; l'ho tagliata a mano con le forbici seguendo il sistema spiegato QUI e ho formato dei gomitoli. Le parti rimanenti, spalle e maniche delle magliette e "pantaloncini corti" ottenuti dai pantaloni, le ho messe da parte per lavori di patchwork senz'ago o lavoretti di cucito creativo.

tappetino ovale Gipsy 2

Ho iniziato da un segmento di cotone composto da 50 catenelle eseguite con l'uncinetto n°3; poi ho girato il lavoro e contemporaneamente ho cominciato ad inglobare la fettuccia lavorando sempre solo con una maglia bassa alternata ad una catenella, saltando ogni volta una maglia di base, lavorando in tondo a spirale, fino al raggiungimento della dimensione desiderata. Il mio tappetino misura 65 x 51 cm, adatto per essere usato come scendiletto o come tappetino in bagno, ma si può fare anche molto più grande... dipende da quanti vestiti ci sono da ridurre in fettuccia.

tappetino ovale Gipsy 3

Tutti questi colori mi mettono allegria solo a guardarli e conferiscono al tappetino un aspetto un po' zingaresco; gli accostamenti e i contrasti sono accentuati anche dall'uso del cotone in vari colori.
E' interessante infatti osservare come si creino differenti effetti abbinando un dato colore di fettuccia a tinte diverse di cotone.

Come spesso ho già avuto modo di affermare, amo questi lavori dove l'improvvisazione la fa da padrona, dove un oggetto cresce pian piano un po' come vuole, senza un'idea precisa di partenza.

A presto! =)



martedì 5 aprile 2016

Gufo-cestino a crochet, ricavato da un paio di pantaloni

Non so perché mi sia venuta questa fissa dei cestini... questa volta ho cominciato il lavoro pensando di realizzare un tappetino.... poi dopo un po' volevo farne un cappello... e alla fine ho fatto un altro cestino. 


Ho iniziato dal fondo con una lavorazione in tondo all'uncinetto; mi sono dimenticata di fotografare la base del cestino, ma è fatta come quella della tazzina porta-uovo di qualche post fa.

gufo cestino 2

Prima di tutto ho preparato la fettuccia riciclata da due gambe di un paio di pantaloni smessi, ottenendo due grossi gomitoli, come mostrato nel tutorial fotografico della striscia continua ricavata da un sacchetto di plastica.

gufo cestino 3

Poi ho usato la fettuccia nera inglobandola nella lavorazione a crochet con il cotone bianco, come ho fatto con lo spago dei cestini dei precedenti post.

gufo cestino 6

La struttura del cestino è un normale e semplice cilindro...

gufo cestino 5

...tranne che nella parte superiore dove l'ho sagomato per "identificarlo" come gufo.

gufo cestino 4

La caratterizzazione è completata dagli occhi, fatti con una rondella di sughero tagliata da un tappo di spumante e circondata dalla stesso tipo di lavorazione all'uncinetto che costituisce il corpo del gufo-cestino...

gufo cestino 7

...e dal becco, che è un rombo irregolare realizzato solo con il cotone bianco.

Forse ha ragione la mia amica Gio... sto diventando una "inglobatrice seriale". =)))

A presto! =)


venerdì 1 aprile 2016

Recupero di una cerniera rotta + "INIZIATIVE IN CORSO" #29

La cerniera in questione è quella della mia "divisa" invernale, cioè il giaccone imbottito che uso praticamente sempre per tutto l'inverno da molti anni. Si tratta forse del mio migliore investimento riguardo al vestiario; l'ho pagato "ben" 5 Euro circa una dozzina di anni fa e non potevo certo rottamarlo per una bazzeccola del genere, dato che tra l'altro è comodissimo e ci sono affezionata.


Oltre al fatto che era già un po' scolorito, il cursore superiore della zip ha recentemente completamente perso l'"impugnatura". Ho anche provato ad usarlo senza, ma è del "tipo intelligente" perché si riesce a tirarlo su, ma ha il blocco per non farlo scendere involontariamente. Serviva quindi per forza un appiglio per poterlo manovrare.


Per il momento ho risolto con: un anellino di metallo da bigiotteria, un pezzettino di spago, una molla riciclata dalle mollette da bucato e una perla di legno grezzo. Il tutto moltiplicato per due, perché già che c'ero ho modificato anche il secondo cursore.

Chissà se il mio comodissimo giaccone durerà un'altra dozzina di anni... ;)

*********

Oggi parte la ventinovesima puntata del 

decoriciclo

nel quale chiunque lo desideri può condividere le iniziative virtuali
che organizza nel proprio blog,
ma anche quelle reali che ha piacere di pubblicizzare.

Maggiori informazioni sulla raccolta, compresi
le istruzioni passo-passo per sapere come fare per inserire i propri link
e il codice html per condividere il banner,
si trovano nella

PAGINA DEDICATA,

dalla quale si può anche accedere alle puntate precedenti
con tante occasioni da non perdere ancora in corso.

A presto! =)






venerdì 15 gennaio 2016

Recupero di un giaccone strappato, con l'uncinetto

Questo è un post veloce per un lavoretto veloce.... anche se l'amica che mi ha chiesto di inventarmi qualcosa per recuperare il suo giaccone ha dovuto aspettare circa un anno e mezzo... non mi veniva l'ispirazione, diciamo così.


Ma una volta illuminatasi la lampadina, ci è voluto meno di mezz'oretta, tutto compreso.

Il problema era uno strappo provocato sul tessuto sintetico, molto sottile e leggero, nella zona del fianco destro; si trattava di una lacerazione posizionata in orizzontale, lunga circa 7-8 cm.


Con ago e filo nero l'ho ricucito alla "bell'e meglio"... come so fare io... giusto per tenere uniti i due lembi. Oltre al fatto che le mie cuciture potranno anche essere pratiche (e a volte persino efficaci) ma che sono ben lontane dall'essere esteticamente gradevoli, c'era l'inconveniente che le piccolissime piumette dell'imbottitura facevano continuamente capolino dalla fessura; ho pensato quindi di coprire il misfatto con una specie di cinturino lavorato all'uncinetto che parte dalla cucitura laterale e va ad allacciarsi ad un bel bottone che riprende la sfumatura di viola della fodera interna del capo.

Ho anche pensato per un attimo di realizzarne un altro anche sull'altro fianco, per dare l'idea che fosse una cosa messa lì apposta; ma ho preferito non farlo, perché l'asimmetria della trapuntatura avrebbe comunque dato un senso di posticcio.

A lunedì,
con una lieta ricorrenza. ;)


martedì 5 maggio 2015

Refashion jeans: da pantalone a grembiule, anche senza cucire

Questa non è un'idea mia, l'ho vista tante volte in rete in tante diverse versioni, per lo più rifinita con la tecnica del cucito, ovvero: come trasformare un paio di jeans in un grembiule multiuso, anche senza dover necessariamente cucire.


Infatti, le eventuali cuciture servono solo per rifinire il lavoro e ciò, a mio avviso, dipende dall'uso al quale si vorrà destinare il grembiule ottenuto.

Se si intende usarlo per lavori di bricolage e/o di giardinaggio, può essere sufficiente un paio di forbici: basta tagliare il pantalone orizzontalmente all'altezza del cavallo (o comunque sotto le tasche) e seguire le cuciture esterne laterali dei fianchi, risalendo fino al girovita; conservare solo la parte posteriore con le tasche e quella della "cintura" con passanti e chiusura.

refashion jeans grembiule 2

Se invece si vuole destinare alla cucina, o ad altri usi più "raffinati", o semplicemente se si desidera regalarlo, allora è consigliabile rifinire la zona del taglio.

Io ho usato il mio amato uncinetto, puntandolo direttamente nella stoffa e realizzando un semplice bordo traforato con cotone sottile color panna.

Volendo, si può optare per un bordo fatto con lo sbieco, oppure per dei volant, dei pizzi o quant'altro suggerisca la fantasia.
Si può anche decorare la superficie del grembiule con dei fiori all'uncinetto, delle applicazioni di stoffa, di panno o di feltro, dei bottoni, ecc...

A presto! =)



martedì 21 aprile 2015

Da T-shirt a cestino porta-mollette

Questo è un lavoretto veloce. Ho scovato nella cassettiera degli abiti smessi da "refashionare" una T-shirt di questo bel celeste, l'ho tagliata ricavandone una fettuccia continua e ne ho fatto un cestino.


Mi serviva un cestino porta-mollette piccolo, dato che non ne uso molte, e la fettuccia ricavata dalla maglietta è stata giusta giusta per realizzarlo.

da T-shirt a cestino portamollette 3

Ho iniziato dal fondo, lavorando in tondo a maglia bassa per 3 giri; poi ho realizzato un giro a maglia bassa in costa (prendendo con l'uncinetto solo il filo posteriore della maglia di base) e ho proseguito con un altro giro a maglia bassa e 2 giri a maglia alta, di cui l'ultimo di un colore più chiaro.

da T-shirt a cestino portamollette 2

Per finire, ho lavorato una semplice catenella per realizzare il manico che ho fissato alla persiana della finestra con una mollettina.

A presto! =)


giovedì 12 marzo 2015

Fascia per capelli fai-da-te, con stoffa riciclata, senza cuciture, con tutorial fotografico + "NEWS FROM YOUR SHOP" #5

Una decina di giorni fa Gio di Stelledilatta ha pubblicato una fascia per capelli fatta da lei riciclando la stoffa di una T-shirt di maglina. Mi è piaciuta subito, sia perchè in questo periodo sto maneggiando parecchio la stoffa recuperata da abiti smessi, sia perchè l'intreccio che caratterizza questo accessorio è uguale ad un nodo che avevo già usato l'anno scorso per un braccialetto all'uncinetto. A sua volta Gio ha tratto ispirazione da un tutorial in inglese.


Ho fatto 3 prove, dapprima ispirandomi al tutorial che ho indicato (ma facendo delle modifiche), fino ad arrivare con il terzo tentativo ad un modello simile ma differente, per il quale non necessitano né cuciture né incollature.

I pochi materiali necessari sono:

- una striscia di maglina
- un elastico per capelli
- forbici

Ecco come ho fatto:

fascia capelli tutorial 2

1. Dal fondo di una maglietta ho asportato l'orlo e ho poi ritagliato una striscia (doppia) alta circa 5 cm.
2. Da uno dei due lati corti ho tagliato via la cucitura e ho così ottenuto una striscia lunga circa 115 cm, che poi ho ulteriormente allungato tirando le estremità per ottenere un fettuccia tubolare.
3. A metà della fettuccia, in corrispondenza della cucitura rimasta, ho creato un anello avvolgendo un elastico per capelli su se stesso.

A questo punto ho realizzato l'intreccio mostrato nei passaggi 4.- 5.- 6.- 7.- 8.

fascia capelli tutorial 3

fascia capelli tutorial 4

fascia capelli tutorial 5

fascia capelli tutorial 6

fascia capelli tutorial 7

9. Ho tirato delicatamente le estremità, quella con il nodo e quella con le due fettucce libere, cercando di posizionare l'intreccio più o meno a metà.

fascia capelli tutorial 8

10. Ho fatto passare le due fettucce libere all'interno del'anello formato grazie all'elastico per capelli

fascia capelli tutorial 9

11. ho annodato le due fettucce insieme e 
12. ho stretto l'anello facendo scorrere l'elastico, bloccando in questo modo il nodo.

La fascia è pronta. =)

Volendo ottenere un modello più grazioso possiamo usare due fettucce di colore diverso lunghe circa 35 cm, realizzare l'intreccio centrale, aggiungere due fettucce per ottenere un'allacciatura con la quale fare un fiocco, regolando in questo modo la misura della fascia adattandola ad ogni testa. Questo modello è come quello del tutorial che ho linkato all'inizio del post, nel quale si suggerisce di incollare i lacci di chiusura; secondo me sarebbero però più resistenti ai lavaggi se venissero cuciti. Sarebbero comunque delle cuciture non in evidenza, quindi fattibili anche dalle poco esperte come me.

fascia capelli tutorial 10
 L'anno scorso per fare l'intreccio del braccialetto avevo realizzato questo schizzo:
fascia capelli tutorial 11

ve lo lascio, magari potrebbe essere utile a qualcuno.

*************************

Ed ora, chiudo questo lungo post dando il via alla quinta puntata del Linky Party

decoriciclo

Inserite tutti i link che desiderate con le novità dai vostri shop on line.
Per maggiori informazioni sull'iniziativa,
rimando chi non la conoscesse e volesse saperne di più,
al post di presentazione.

Le modalità sono sempre le stesse, basta cliccare su ADD YOUR LINK
e seguire le successive istruzioni.

A presto! =)





Dato il nodo a forma di doppio infinito, questo post partecipa a:


e anche a:



lunedì 26 gennaio 2015

Recupero di una "scatolaccia" da imballaggio

Lasciarsi ispirare da una graziosa scatolina come quella dei cioccolatini per un'idea di riuso, è abbastanza semplice e immediato. Un'altra cosa è pensare di concedere una seconda opportunità ad una scatola di cartonaccio, anche abbastanza rovinato, di quelle che si usano come imballaggio per le spedizioni.


Ma con un magico alleato come il tessuto jeans, e l'aiuto della colla a caldo, si può fare anche questo, senza troppo tempo e fatica. =)

scatola da imballaggio 2

Ho rivestito tutto l'esterno completamente, compreso il fondo, accostando vari pezzi di stoffa di diverso colore e forma, cercando di sfruttare al massimo i pezzi disponibili e riempiendo i vuoti con ritagli più piccoli.

scatola da imballaggio 3

Ho iniziato con il ritaglio blu scuro, che era il pezzo più grande, con il quale ho ricoperto tutto il fondo e parte dei fianchi della scatola, comprese le alette pieghevoli, risvoltando la stoffa per circa 1 cm.

scatola da imballaggio 4

Ho poi rifinito il risvolto con del nastro di nylon a quadrettini, incollandolo con la colla a caldo. Dato che l'interno era pulito e integro, l'ho lasciato al naturale.

scatola da imballaggio 5

Come chiusura ho scelto un bottone di metallo con uno strass e un elastico lilla recuperato da un fermacapelli rotto.

scatola da imballaggio 6

Per rifinire maggiormente i bordi esterni ho applicato della passamaneria beige.

scatola da imballaggio 7


Recuperata in questo modo, la scatola (che misura 23x12 cm, per 8 cm di altezza) può essere riusata per custodire piccoli oggetti o materiali creativi oppure essere impiegata come confezione regalo per offrire un dono.

A presto! =)


Linky Party 2015


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