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martedì 28 febbraio 2017

Da cardigan a cuscino + guanti

Anche questo vecchio cardigan di lana era una delle cose in attesa di riciclo e finalmente è giunta la sua ora; si è infatti sacrificato per far nascere una fodera per cuscino e un paio di muffole.


Trasformare un maglione con i bottoni in una fodera è facilissimo, perché non richiede abilità nel cucire cerniere, velcro, o altri tipi di allacciature, dato che la chiusura del golfino sarà anche quella del cuscino.
Per rivestire un'imbottitura per cuscino quadrato di 40 cm di lato ho semplicemente tagliato il cardigan appena sotto le ascelle e su un fianco (regolandomi a occhio con il cuscino che volevo ricoprire) conservando il bordo inferiore e la cucitura di uno dei due fianchi; in questo modo è stato sufficiente cucire soltanto tre lati su quattro... e lo può fare anche chi come me sa appena appena tenere ago e filo in mano, dato che le cuciture rimangono nascoste e non devono per forza essere presentabili. Chi cuce a macchina farà ancora prima e meglio, ovviamente.

da cardigan a cuscino + guanti 2 copia

Il fatto di conservare uno dei due fianchi originari del maglione mi ha anche consentito di avere una tasca bell'e pronta, utile per infilarci qualcosa da tenere a portata di mano, come per esempio il telecomando o un pacchetto di fazzoletti, dato che il cuscino è destinato al divano.

da cardigan a cuscino + guanti 3 copia

Infine, con le maniche ho realizzato un paio di guanti, ancor più facili di quelli fatti qualche settimana fa perché richiedono ancor meno cuciture dato che, come si vede dalla foto qua sopra, ho potuto sfruttare quelle delle maniche stesse.

A presto! =)



domenica 5 febbraio 2017

Riciclo velocissimo indumenti smessi: il paraspifferi, senza forbici né ago&filo

Sono in una delle mie fasi di decluttering intensivo, che questa volta in particolare sembra quasi un raptus incontenibile: niente sfugge alle mie grinfie. E, a differenza delle volte precedenti, sto cercando di riusare/riciclare SUBITO ciò che prendo in mano, senza limitarmi a spostarlo/trovargli un nuovo posto. E, udite udite, sto anche buttando via alcune cose accumulate in attesa di trasformazione.


Protagonisti indiscussi di questi giorni sono gli indumenti smessi: abiti ormai piccoli delle creature cresciute, pantaloni bucati e strappati, magliette orrendamente macchiate indelebilmente (perché se sono poco macchiate indelebilmente le recupero con la pittura su stoffa), vecchie e smunte coperte, ecc... Questa categoria di materiale da riciclare si è guadagnata questo "onore" anche e soprattutto a causa della sua quantità; infatti non ho solo gli indumenti della mia famiglia (e siamo in 4 persone), ma anche quelli di amiche (e relative famiglie) che sanno che prima della discarica ci sono io.

Ma veniamo al soggetto di questo post: il paraspifferi, ovvero quel "salsicciotto ripieno" che si mette in inverno davanti alle finestre per evitare che entrino per l'appunto gli spifferi d'aria.
E non è certo un'idea né geniale né innovativa quella di riempirlo di stracci, dato che le nostre nonne lo facevano già dalla notte dei tempi.
Ma io ho usato un metodo velocissimo per realizzarlo (circa un quarto d'ora), che inoltre mi consente eventualmente di ri-usare gli indumenti che lo riempiono in un secondo momento, dal momento che non vengono né tagliati né cuciti. In ogni caso, rende più agevole il lavaggio e soprattutto l'asciugatura dell'interno, dato che si può "smontare" completamente in un attimo.

paraspifferi riciclo indumenti 2

1. Ho disposto sul tavolo gli abiti piegati sommariamente, stendendoli e sovrapponendoli leggermente, fino a formare un rettangolo lungo quanto la lunghezza del vano della finestra in cui dovrà essere utilizzato il paraspifferi e largo una quarantina di centimetri; quest'ultimo dato dipende dallo spessore che dovrà avere il "salsicciotto"... io mi sono regolata a occhio.
2. Ho arrotolato il "puzzle" di vestiti cominciando da uno dei lati lunghi.
3. Ho bloccato il rotolo ottenuto con degli elastici disposti a distanze regolari cominciando da una estremità.
4. Ecco il serpentone legato come un arrosto.

paraspifferi riciclo indumenti 3

Io avevo in giro un copri-paraspifferi fatto all'uncinetto più di una ventina di anni fa e mandato quasi subito in pensione; è lavorato in modo semplicissimo, ovvero con due giri di sole maglie alte alternati ad un giro composto da *1 maglia alta - 1 catenella - 1 maglia alta saltando una maglia di base* ripetuto per tutto il giro.
Se non si ha, o non si vuole realizzare, un involucro all'uncinetto o ai ferri si può anche usare la gamba di una calzamaglia, le maniche di un vecchio maglione, un rettangolo ricavato da una vecchia coperta cucito sul lato lungo.
Per chiudere le estremità del mio paraspifferi io ho usato due laccetti che fino a poco prima erano la coulisse di un pantalone finito arrotolato nel "ripieno".

paraspifferi riciclo indumenti 4

Ed ecco il mio serpentone al suo posto. Se fosse destinato alla cameretta dei bambini si può anche rivestire con un involucro lavorato all'uncinetto come in questo caso, ma un po più grazioso e spiritoso come Vanessa la serpentessa.
Questo è un metodo velocissimo per riciclare vecchi abiti smessi; un modo mediamente svelto è quello di tagliarli in modo da formare una striscia continua di fettuccia da lavorare all'uncinetto o ai ferri, e una maniera molto meno rapida, ma di grande soddisfazione, è il patchwork senz'ago.

A presto. =)



venerdì 20 gennaio 2017

Refashion: da golfino a guanti di lana

Era da un po' che non trasformavo qualche capo di abbigliamento in qualcos'altro da indossare; complici sono state le scorribande in Pinterest e il concomitante rinvenimento di questo vecchio cardigan di lana con qualche buchetto qua e là, ma ancora gradevole per i suoi colori neutri che si abbinano con tutto e i motivi decorativi tipicamente invernali: perfetto per essere sacrificato riciclato il più possibile.


Sono nati due paia di guanti, uno di classiche muffole e uno senza dita. Il procedimento, come spiega facilmente questo pin, è davvero semplice: basta appoggiare la mano su una porzione del golfino che comprenda anche il suo bordo inferiore, disegnarne il contorno con un pennarello abbondando di uno o due cm, ritagliarlo e riportarlo su un foglio di carta o cartoncino; poi si ritaglia la sagoma, che si può poi conservare come dima per futuri nuovi guanti, e riportarla 4 volte sulla lana, due sagome per ogni guanto.

da golfino a guanti 2

Poi si accoppiano le due parti di ogni guanto, dritto contro dritto, si fissano con qualche spillo e si cuce tutto intorno a macchina, o con ago e filo, come ho fatto io. Per sicurezza ho fatto una doppia cucitura, a punto indietro all'andata e a punto festone al ritorno.
Si risvolta e il guanto è pronto.
Se possibile, consiglio di scegliere un modello di maglione che abbia il bordo inferiore lavorato a coste, perché renderebbe l'apertura dei guanti più elastica e comoda per infilarli.

da golfino a guanti 3

Non contenta, ne ho realizzato anche un paio senza dita, che sono sempre comodi perché tengono caldo ma lasciano maggiore libertà alle mani, per trafficare con oggetti vari... smartphone compreso.
Dato che il bordo inferiore del golf non mi consentiva di ricavarne altre 4 sagome, ho scelto la parte dello scollo del cardigan, da entrambe le parti. Come dima ho usato la stessa usata per le muffole, ripiegandola nella zona delle dita.
Per questo modello, si praticano le cuciture interne dritto contro dritto come per le muffole, però solo sui fianchi del guanto; le aperture delle quattro dita e del pollice si rifiniscono con un orlo una volta risvoltato il lavoro sul dritto.

Non contenta, con lo stesso golfino, ho fatto anche... altre cose, prossimamente su questi schermi.

A presto! =)


mercoledì 18 gennaio 2017

Scaldacollo a coste "Winter", all'unicnetto + "INIZIATIVE IN CORSO" #44

La settimana scorsa mi è stato regalato un magnifico gomitolone da 150 g. di lana sintetica, morbidissimo, soffice e liscio al tatto; il colore del filato, di grosso spessore, è grigio/azzurro con un filo nero sottile inglobato in quello più spesso, che gli conferisce un aspetto mélange bellissimo. Non ho resistito e il giorno stesso, in un paio d'ore scarse, ho realizzato questo confortevole scaldacollo ad anello, non troppo largo e che fascia morbidamente il collo per tenerlo al riparo dagli spifferi.


Anche la lavorazione a rilievo con l'uncinetto è molto interessante perché conferisce un aspetto simile a quello che si ottiene con i ferri lavorando "a coste"; forse con l'uncinetto il rilievo è ancora più marcato. 

scaldacollo maglia alta a coste 2

Il procedimento, che ho letto in un recente articolo (dedicato ad una bellissima sciarpona) di Doria-Un'ideanellemani, è molto semplice perché si esegue tutto a maglia alta; il particolare effetto a rilievo si ottiene puntando l'uncinetto sul fianco della maglia alta sottostante, anziché sulla sua sommità come di consueto si usa fare con l'uncinetto, alternando una maglia lavorata sul davanti e una sul retro, e Doria lo spiega con dettagliate foto nel suo articolo.

scaldacollo maglia alta a coste 1

Devo dire che è molto confortevole da indossare, sia per la piacevole sensazione donata dal morbido filato, sia per la particolare lavorazione che conferisce a questo accessorio l'elasticità che di solito manca un po' ai manufatti all'uncinetto, rispetto a quelli ai ferri.

scaldacollo maglia alta a coste 4

L'aspetto risulta perfettamente identico sia sul dritto che sul rovescio, il che consente di portarlo in due modi diversi: alto come nella foto precedente, oppure ripiegato come nella foto qua sopra.

Ringrazio "Giuditta", il manichino fai-da-me che ho realizzato diverso tempo fa con stoffa e polistirolo con la tecnica del patchwork senz'ago, per la gentile e paziente collaborazione, e passo a spiegare il nome di questo scaldacollo, ovvero Winter.
Tre mie amiche di blog e di baratto, Milly, Katya e Nunzia, che sono già proprietarie di 3 rispettivi blog, si sono unite nella gestione di un 4° blog comune che hanno chiamato Le Tre Pazze PAPERine, giocando con la parola PAPER che fa riferimento alla loro comune passione per lo scrap e la carta in generale.
Sono già all'organizzazione del loro secondo challenge, che durerà fino al 28 gennaio, e il tema è per l'appunto l'INVERNO.


Voglio dunque dedicare a loro questa mia creazione e partecipare così alla loro sfida; cliccate sul banner qua sopra e date un'occhiata al post dove troverete tutte le informazioni per partecipare.

*****************

E a proposito di iniziative in corso,
tutta presa dai festeggiamenti per il 4° compliblog decoricicloso,
mi sono dimenticata di rinnovare venerdì scorso la puntata del


Parte dunque oggi, eccezionalmente di mercoledì,
 e proseguirà fino al 2 febbraio, per rinnovarsi il giorno dopo,
sempre che la memoria non mi faccia altri scherzi.
Ricordo solo che tutti sono invitati a partecipare
condividendo le proprie iniziative;
per tutte le altre informazioni relative a questa raccolta rimando alla
PAGINA DEDICATA.

A presto! =)






venerdì 16 dicembre 2016

Mini sacchetto di lana all'uncinetto + "INIZIATIVE IN CORSO" #42

Come immagino molti di voi, in questo periodo sono alle prese con la realizzazione di regali e regalini di Natale fatti a mano; una delle cose che mi ispira di più, e che mi fa accendere piccole e grandi "lampadine", è "rovistare" nelle scatole di gomitoli vari.
Una di queste idee, è stata quella di lavorare all'uncinetto questo mini-sacchetto di lana, ad immagine e somiglianza di quelli grandi di carta... ma davvero piccolo.


Ho usato un piccolo avanzo di una bella e morbida lana sfumata sui toni del verde e ho impiegato solo maglie basse e mezze alte; ho iniziato dal fondo, lavorando un rettangolo, poi ho eseguito un giro a maglia bassa in costa per evidenziare il bordo della base, e ho proseguito con giri di maglie mezze alte senza aumenti per creare i fianchi dritti del sacchetto.

mini sacchettino di lana 2

Per formare i manici ho proceduto come spiegato nel post di qualche giorno fa per i cestini multi-uso.

mini sacchettino di lana 3

Questo piccolo sacchetto è utile prima di tutto per divertirsi a realizzarlo, perché è veloce e sfizioso, e anche perché è una di quelle piccole cosette che permette di usare anche i rimasugli di filati avanzati da lavori più complessi.
Inoltre è adatto per confezionare piccoli doni, come per esempio braccialetti e orecchini, oppure per essere semplicemente riempito con cioccolatini e caramelle per un pensierino informale.
In seguito, il sacchetto si può riutilizzare per contenere del pot-pourri, della lavanda o dei gessetti impregnati con l'olio essenziale preferito per profumare armadi e cassetti.

Questo post partecipa a:



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E, a proposito di iniziative natalizie (e non), oggi parte la 42° puntata del

nel quale chi lo desidera può condividere le iniziative che organizza nei
propri blog.
Come sempre, ricordo che chiunque può partecipare linkando
le iniziative tipo linky party, giveaway, contest, challenge, ecc...
che desidera condividere e pubblicizzare.
Non ci sono vincoli né regole.
Maggiori informazioni su questa raccolta si possono trovare
nella pagina dedicata, così come anche i banner per promuoverla
e le puntate precedenti, che contengono iniziative ancora (o sempre) in corso.
Questa puntata inizia oggi e termina il 29 dicembre, per rinnovarsi il giorno dopo.

A presto! =)








venerdì 9 dicembre 2016

Cestini di fettuccia, di lana, di tulle; idea regalo all'uncinetto facile e veloce, con spiegazioni

Un oggetto classico, un cestino dalla forma semplice che ricorda un mastello a due manici, fatto all'uncinetto; ciò che lo rende ogni volta diverso è il materiale con il quale è realizzato, anche se il procedimento è sempre lo stesso.


Si tratta di un lavoro facile, perché vengono impiegate solo catenelle, maglie basse e bassissime, e veloce, soprattutto se il filato è di grosso spessore.
Il più indicato è la fettuccia, anche recuperata da vecchie T-shirt o coperte, ma va bene anche lana più o meno grossa, un gomitolo di tulle, di spago, di filo di plastica riciclata, o qualsiasi cosa sia "uncinettabile".

cestini di fettuccia, di lana e di tulle 2

Come dicevo, cambia il filato ma il procedimento è sempre lo stesso e per comodità spiegherò quello usato per il cestino di fettuccia azzurro,
Ho iniziato dal fondo, lavorando in tondo (con gli opportuni aumenti) a partite da 4 catenelle chiuse ad anello e proseguendo a maglia bassa per un numero di giri necessario ad arrivare alla grandezza desiderata.
Per delineare meglio la circonferenza della base, ho eseguito un giro a maglia bassa in costa.
I fianchi del cestino sono composti da 4 giri a maglia bassa, senza aumenti; i manici si formano durante l'esecuzione dell'ultimo di questi 4 giri interrompendo le maglie basse nel punto desiderato, lavorando alcune catenelle (il numero dipende dalla dimensione che devono avere i manici, anche in proporzione al resto del cestino), saltando alcune maglie di base e proseguendo a maglia bassa. Ripetere per l'altro manico.
Io ho terminato con un giro a maglia bassissima (maglia bassa in corrispondenza dei manici), ma si può fare anche a maglia bassa o a punto gambero.

cestini di fettuccia, di lana e di tulle 3

L'esterno del cestino si può lasciare "liscio" oppure decorare a piacere, per esempio con un fiore all'uncinetto come nel caso di quello di tulle lilla. In questo caso, con l'ultimo rimasuglio del gomitolo ho confezionato anche un piccolo sacchettino abbinato, da usare come contenitore per piccoli doni o oggetti, come per esempio un gessetto profumato.

Questi cestini possono essere già di per sé un'idea regalo, ma anche un regalo-nel-regalo, in quanto possono essere utilizzati come confezione per altri oggetti, come per esempio piccoli asciugamani, saponi (meglio se artigianali), prodotti per la cura della persona, cioccolatini e caramelle, conserve, pot-pourri, profuma-ambienti e quant'altro.

I cestini si possono realizzare con molti materiali diversi, oltre ai tre di questo post; cliccando sui link seguenti, potete vederne altri fatti di plastica, di spago inglobato nel cotone, di tappi di sughero, di pasta di legno, di CD e nastro per i pacchi e di fil di ferro.

Questo post partecipa a:


una delle 4 raccolte natalizie già belle piene di tanti bellissimi
spunti per vestire a festa il nostro Natale e per regali fatti a mano originali.
Tutto ciò è possibile grazie al prezioso contributo di tutti i partecipanti
che io e Maria ringraziamo di cuore.
Ricordo che l'iniziativa prosegue fino al 24 dicembre.

A presto! =)



mercoledì 7 dicembre 2016

Guanti senza dita bicolore con ventaglietti, idea regalo all'uncinetto, con spiegazioni e schema

Come dicevo nel post dedicato ai miei primi guanti all'uncinetto, ciò che mi spaventava nella realizzazione di questo tipo di accessori era la complicazione del dover realizzare le dita... oltre al fatto di riuscire a fare due esemplari uguali e simmetrici, con relativi aumenti e diminuzioni.
Ma questo modello senza dita, oltre che meno classico e più insolito e sbarazzino nell'aspetto, permette di ovviare al problema delle dita, consentendo allo stesso tempo di lavorare entrambi i guanti allo stesso modo, sbizzarrendosi inoltre con i più svariati punti da combinare a piacere.
Dopo quelli con le noccioline, quelli con le maglie incrociate e quelli multi-color, ecco ora quelli con i ventaglietti e bi-colore:


Come sempre, posso fornire solo delle spiegazioni di massima, perché per il numero esatto di maglie da lavorare bisogna regolarsi in base allo spessore della lana e dell'uncinetto che si usano, oltre che alla misura dei guanti che si vogliono ottenere. Io ho utilizzato della lana non troppo spessa (erano avanzi di gomitoli senza più il cartoncino, quindi non so esattamente di che numero fossero) con un uncinetto n°3.

Ho cominciato dal polsino bordeaux, iniziando con 10 catenelle e proseguendo per 22 giri a maglia mezza alta in costa, ottenendo una lavorazione simile a quella a coste ottenuta con i ferri.
Poi ho chiuso ad anello unendo i due lati corti del rettangolo così ottenuto con 10 maglie bassissime.
Senza staccare il filo, ho iniziato una lavorazione in tondo sull'anello così ottenuto, con due giri di maglie mezze alte, aumentando una maglia ogni 5.

guanti senza dita bicolore con ventaglietti 2

Terminato il polsino, ho iniziato il motivo a ventaglietti con la lana blu, stesso spessore e numero di uncinetto utilizzati fino a qui.
Dopo un primo giro composto da [2 maglie basse - 1 catenella] da ripetere fino alla fine del giro, ho seguito lo schema seguente lavorando in tondo ad anello fino all'inizio dell'apertura per il pollice, quindi senza mai girare il lavoro; in corrispondenza di quest'ultima ho invece proseguito con andamento avanti e indietro, voltando il lavoro ad ogni giro. Giunta al termine dell'apertura ho chiuso di nuovo il lavoro ad anello e proseguito fino alla fine sempre seguendo lo schema.

guanti senza dita bicolore con ventaglietti 3 - schema

In tutto, la parte blu di questi guanti è composta da 18 giri, escluso il primo a maglia bassa, e sono composti dalla ripetizione per 9 volte del modulo formato dal 2° (in nero nello schema) più il 3° giro (in verde nello schema); si ottengono quindi 9 righe di ventagli, ma volendo si possono allungare ulteriormente, a piacere.
Di questi 18 giri, i primi 5 sono lavorati in tondo, dal 6° al 13° sono lavorati avanti-indietro per creare l'apertura del pollice, e dal 14° fino al 18° di nuovo in tondo.
Infine, ho rifinito l'apertura del pollice con 4 ventaglietti, due per ogni lato.
Se ci fosse qualcosa di poco chiaro che necessita di ulteriori spiegazioni, non esitate a chiedere nei commenti.

Questo tipo di guanti si lavora in poco tempo ed è di facile realizzazione, il che fa di loro un'idea regalo (per Natale e non solo) da preparare anche all'ultimo momento.
Inoltre, se si hanno a disposizione solo avanzi di gomitoli diversi, sono anche un buon modo per non sprecarli, dato che non ci sono limiti alla fantasia e che questo e gli altri modelli linkati all'inizio del post possono essere composti da righe di colori anche tutti diversi.

A presto! =)

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domenica 6 novembre 2016

Busta porta-smartphone, all'uncinetto, con taschina porta-tutto

Ebbene sì, dopo più o meno 5 anni in compagnia del mio ultimo telefono-cellulare-modello-dinosauro, ho ceduto alle ripetute lusinghe del mio gestore telefonico e sono passata ad uno smartphone.
E non potevo non pensare per lui ad una calda custodia invernale fatta in casa, di lana lavorata con l'uncinetto n°4.


Dato che lana e uncinetto erano di un certo spessore, il lavoro è stato veloce, grazie anche alla lavorazione piuttosto semplice.
Ho iniziato da un certo numero di catenelle, mi pare 24... anche questa volta mi sono dimenticata di prendere appunti... ma basta confrontare la fila di catenelle necessarie con il proprio telefono, o tablet.
Poi ho lavorato 24 (?) maglie basse in costa tornando indietro sulle catenelle appena lavorate, 2 maglie basse nell'ultima catenella della fila, altre 24 maglie basse in costa, ovvero puntando l'uncinetto nel filo lasciato libero dalle precedenti maglie basse, e 2 maglie basse nella catenella finale (che sarebbe poi quella di inizio).
In questo modo si può procedere a dare forma alla custodia in un corpo unico tridimensionale, che non sarà necessario poi assemblare con delle cuciture.

busta porta-smatphone uncinetto 2

Dal secondo giro e per un totale di 11 giri ho lavorato in tondo senza mai aumentare i punti, proseguendo quindi sempre nella stessa direzione, senza voltare il lavoro, con un'alternanza di una maglia mezza alta e di una catenella, ottenendo così una rete alternata a maglie abbastanza piccole. La rete alternata si lavora con lo stesso principio del filet ma, invece di puntare la maglia (di solito alta) in quella di base, la si esegue nello spazio vuoto creato dalla/e catenella /e sottostante/i.
Per realizzare il risvolto della busta ho lavorato con gli stessi punti, non più in tondo ma con andamento avanti-indietro, diminuendo ad ogni giro una maglia per lato, cioè una all'inizio e una alla fine di ogni riga, che sono in tutto 7.

busta porta-smatphone uncinetto 3

Terminata così la parte bordeaux, ho realizzato un bordo maglia massa con la lana blu, tutto intorno all'apertura della custodia e attorno al risvolto della busta, per un solo giro.
Dato che amo gli oggetti multi-uso, ho pensato di realizzare sul retro della custodia una taschina porta-tutto, sempre con la lana blu, costituita da un semplice rettangolo  formato da maglie alte (con un bordo di maglie basse come rifinitura) e poi cucito sui tre lati alla busta. Per il numero di maglie che costituiscono la larghezza della taschina e dei giri che formano la sua altezza, mi sono regolata ad occhio, in base alla dimensione che volevo ottenere rispetto al rettangolo di base costituito dal retro della busta.
La chiusura di questa taschina è costituita da una patellina fatta con la lana bordeaux, e sia quest'ultima che il risvolto della busta sul davanti si chiudono con un bottoncino a forma di cuore, piccolo per la taschina sul retro, un po' più grande per la parte davanti.

busta porta-smatphone uncinetto 4

E cosa può contenere la taschina porta-tutto? A seconda dell'esigenza del momento, può essere un porta-monete, un porta-medicine, un porta-fazzoletti... un porta-quello-che-si-vuole-e-che-ci-sta-dentro.

A presto! =)

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martedì 1 novembre 2016

Tappetino Eptagono all'uncinetto, con farfalle

E' una di quelle cose nate così, in un pomeriggio, cominciando ad uncinettare una lana un po' grossa senza sapere bene cosa ne salterà fuori. E in questo caso, qualche mese fa, ne è uscito un tappetino composto da 7 spicchi, da qui il nome.


La lavorazione è molto semplice, tutta a maglia alta, con uno schema simile ad una piastrella granny square; e come nel caso di quelle famose piastrelline all'uncinetto, gli spicchi dall'andamento uniforme sono separati da "raggi" formati da uno spazio vuoto.

tappeto eptagono con farfalle 2

Per movimentare un pochino l'aspetto un po' piatto di questo tappetino, ho aggiunto due farfalle decorative, realizzate con gli avanzi dei gomitoli usati per la realizzazione dello stesso.
Quella al centro è fissa, ovvero cucita al cerchio centrale che costituisce l'inizio del lavoro, mentre l'altra è posizionabile (o removibile) a piacere, dato che è montata su una base per spille.

tappeto eptagono con farfalle 3

Lo schema di queste farfalline è lo stesso usato (e pubblicato) in occasione di quelle protagoniste delle bomboniere per la Cresima di Ilaria.

Sinceramente, detto tra noi, questo tappetino non mi piace molto... è un po' anonimo, e soprattutto ha dei difetti nella struttura...

tappeto eptagono con farfalle 5

...ma alla nostra Tosca piace e ci si è accoccolata subito sopra. Contenta lei...

A presto! =)


martedì 1 marzo 2016

Fiori salva-padelle all'uncinetto, con spiegazioni

Ho realizzato questi semplici fiorelloni con della bella lana grossa, di colore screziato tra il viola e il rosso. Si usano appoggiati sul fondo delle padelle, posizionati quindi tra una e l'altra quando vengono impilate, in modo che le superfici non facciano attrito tra di loro rischiando di rovinare il rivestimento antiaderente.


Il procedimento è semplice e, dato che ho usato un filato grosso lavorato con l'uncinetto n°5, è anche veloce.

Ho realizzato prima il centro del fiore, cominciando con 5 catenelle chiuse ad anello. Poi, dopo un primo giro di 10 maglie basse lavorate nell'anello, ho lavorato a spirale per quattro giri a maglia alta. La lavorazione a spirale prevede una lavorazione continua dei giri senza interruzione, accorgimento che conferisce un aspetto più regolare al lavoro, ma volendo si può sostituire con tre giri normali, sostituendo cioè la prima maglia alta di ognuno con 2 o 3 catenelle, a seconda del filato e dell'uncinetto utilizzato. 
In entrambi i casi, l'importante è osservare gli opportuni aumenti tipici della lavorazione in tondo che indicativamente sono: 2 maglie alte lavorate nella stessa maglia di base per il secondo giro in ogni punto, 2 maglie alte lavorate nella stessa maglia di base alternate ad una maglia alta singola per il terzo giro, 2 maglie alte lavorate nella stessa maglia di base alternate a 2 maglie alte singole per il quarto giro.

Poi ho lavorato i singoli petali in questo modo:
- 1° GIRO: 10 maglie alte
- 2° GIRO: 12 maglie alte (un aumento all'inizio e uno alla fine del giro)
- 3°- 4°- 5° GIRO: 12 maglie alte
- 6° GIRO: 1 catenella, 9 maglie alte, 2 maglie alte chiuse insieme
- 7° GIRO: 1 catenella, 6 maglie alte, 2 maglie alte chiuse insieme, 1 maglia bassissima.
Spezzare il filo.
Ripetere per 5 volte fino a formare tutti i petali.

Infine, ho lavorato un giro a maglia bassa su tutto il contorno dei 5 petali, chiudendo con una maglia bassissima.

Se ci fosse qualcosa di poco chiaro nella spiegazione, non esitate a chiedere nei commenti o via mail.

A presto! =)

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mercoledì 17 febbraio 2016

Sciarpa ad anello fuxia con frange

Ho iniziato questa sciarpa in lana l'inverno scorso, poi l'ho abbandonata e ripresa in mano solo recentemente per finirla.


La lunghezza è quella di una normale sciarpa, ma è piuttosto larga e la sua particolarità è quella di essere chiusa ad anello. La lavorazione invece è molto semplice e lineare, una semplice rete alternata.

sciarpa ad anello fuxia con frange 2

Inoltre, come la più classica delle sciarpe è munita di frange, sebbene corte, ma solo su un lato: quello che io indosserei come lato inferiore.

sciarpa ad anello fuxia con frange 3

Il lato superiore invece è lavorato con un motivo che a me ricorda approssimativamente il profilo di una corona:

sciarpa ad anello fuxia con frange 4

E' una di quelle cose nate un po' così, senza progetto né schema; non è niente di impegnativo, ma se qualcuno volesse maggiori delucidazioni sul procedimento e i punti utilizzati, non esiti a chiedere nei commenti o in una mail.

sciarpa ad anello fuxia con frange 5


A presto! =)

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lunedì 25 gennaio 2016

Guanti senza dita + scalda-collo multifili multicolor

Questo completo di guanti senza dita e scalda-collo multifili risale all'inverno scorso, ma mi era sfuggito e lo pubblico solo adesso.


Sono realizzati all'uncinetto in morbida lana mohair multicolor, con una prevalenza di toni del rosa mescolati a quelli del giallo, del verde, del lilla e dell'arancio chiaro.


La forma e la lavorazione del completo sono semplici e lineari, perché la colorazione particolare del filato è già di per sè un motivo decorativo che mi è piaciuto lasciare protagonista.


Il polsino è lavorato in modo da imitare la maglia a coste eseguita ai ferri ed è provvisto di uno spacchetto per agevolare l'indossamento dei guanti.


Infine, lo scalda-collo: è composto da diversi fili lavorati a catenella doppia, uniti in alcuni punti, ed è impreziosito da un grosso bottone vintage, proveniente dalla preziosa scatola che ne raccoglie diversi esemplari, vecchi e nuovi, molti dei quali erano della mia nonna e della mia mamma... come quello che vedete in foto.

A presto! =)

P.S. se stare leggendo questo post è perché sono riuscita ad approfittare del
momentaneo funzionamento della mia "pazza connessione autogestita"...
...i problemi purtroppo non sono ancora terminati.

P.P.S. il completo di guanti e scalda-collo mélange è disponibile 



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