lunedì 31 agosto 2015

3 tavole da parquet + 1 stand appendiabiti rotto = 1 tavolino ricicloso

Ovvero, quando la matematica è una pura opinione.... 3+1 non faceva forse 4?
Premetto che l'artefice di questo complemento d'arredo super ricicloso non sono io, ma mio marito Luca.


L'esigenza era quella di creare un tavolino alto sul quale appoggiare una collezione di orchidee, da posizionare vicino alla finestra, che fosse alto, leggero e trasportabile facilmente.

parquet+stand abiti=tavolino 2

Il materiale, tutto di recupero a parte la minuteria necessaria per l'assemblaggio, consisteva in uno stand appendiabiti rotto e in tre tavole simil-parquet avanzate dal rivestimento del pavimento.
Due di queste ultime sono state unite insieme per formare il ripiano superiore (quello più grande), mentre la terza, grazie a due fori passanti realizzati mediante una fresa, costituisce un ripiano più stretto che ha la triplice funzione di (A) riempire visivamente uno spazio troppo vuoto, (B) conferire maggiore stabilità alle "gambe" del tavolino e (C) costituire un piano di appoggio per tenere a portata di mano gli utensili necessari alla cura delle piante.

parquet+stand abiti=tavolino 3

Dato che i bordi delle tavole presentavano le apposite scanalature che servono per incastrarle tra loro, abbiamo pensato di rivestirli con dei bordini a "L" di plastica, di colore nero, perché si accordassero alla struttura dello stand espositore. Un po' di colla da montaggio, e la rifinitura è stata applicata velocemente.

Purtroppo ho soltanto queste foto scattate nel garage, dove il tavolo è stato assemblato. Ma credetemi sulla parola si vi dico che con la sua raffinata tovaglietta ricamata e le piante ben alloggiate, fa la sua bella figura.

A presto! =)


mercoledì 26 agosto 2015

Scatolina per laurea, di metallo e cernit

Un piccolo pensierino semi-ricicloso per festeggiare una laurea; la base è una scatolina di metallo con coperchio incorporato, ex confezione delle caramelle, sulla quale ho realizzato una lavorazione con il cernit.


Ho rivestito completamente con la pasta modellabile rossa, colore simbolo della laurea, l'esterno della base-contenitore, compreso il fondo.


Il coperchio invece è stato rivestito solo parzialmente, sempre con la pasta rossa, lasciando scoperti i bordi di metallo.


Sulla sommità del coperchio ho modellato i simboli della laurea, la pergamena e il tocco, più due simboli porta-fortuna, una coccinella su un quadrifoglio.... perché nella vita ci vuole certamente l'impegno.... ma un po' di fortuna non guasta mai. =)


Una volta modellate e decorazioni ho messo il tutto nel fornetto elettrico per circa venti minuti e successivamente ho realizzato dei piccoli puntini con il colore acrilico bianco.

Una scatolina come questa può già costituire di per sé un piccolo dono, ma può anche esserne la confezione, così come può essere riprodotta in più esemplari ed essere offerta come bomboniera per una festa di laurea.

A presto! =)



giovedì 20 agosto 2015

I cuccioli di Tosca: Macchia, Luna e Amilcare

Rieccomi qui, dopo diverse settimane dall'ultimo post, a "rendere conto" di che "fine" abbiano fatto i cuccioli di Tosca, che ormai hanno compiuto due mesi (il giorno di Ferragosto). 
Dal titolo si vede che sono stati "nominati", e se hanno ricevuto un nome significa che hanno trovato le loro nuove famiglie.... o che sono rimasti con noi.

La prima a lasciare il nido (l'11 agosto) è stata Macchia, la femminuccia con il pelo lungo del tutto simile alla razza "Norvegese delle foreste", tigrata grigio/bianca con gli occhi azzurri e un carattere placido e tranquillo.


Il giorno seguente, amici della famiglia che ha adottato il batuffolino qua sopra, sono venuti a prendere la sorellina, molto simile nei colori ma con il pelo medio-lungo, gli occhi color oro pallido e un carattere un po' schivo; è stata chiamata Luna.


E Amilcare? Il maschietto è rimasto con noi; era il primo ad essere stato prenotato, quasi da appena nato, proprio in quanto maschio. Ma poi, abbiamo scoperto che è affetto da un'ernia inguinale; in realtà, almeno per il momento, non gli provoca alcun disturbo a parte un leggero rigonfiamento al pancino. E' un gattino vivace, curioso e affettuoso; potrebbe convivere per sempre con questa patologia senza alcun problema, potrebbe guarire spontaneamente con la crescita, ma potrebbe avere bisogno, in un futuro prossimo o lontano, di un intervento programmato o d'urgenza, nel caso in cui l'ernia si strozzasse. Insomma, va tenuto sotto controllo e capisco perfettamente che non tutti siano disposti a farsi carico di una situazione come questa.... e noi ce lo teniamo con grande gioia.


E mamma Tosca? E' un tesoro di mammina, premurosa e affettuosa. Apparentemente non sente la mancanza delle piccoline che sono state adottate e si dedica con ogni cura al piccolo Amilcare, che è un mammone; le sta sempre appiccicato e appena può si attacca ancora per essere allattato, cosa che Tosca gli lascia fare nonostante sia stata sterilizzata una settimana fa. Anche con la ferita fresca e un enorme stanchezza che la prostrava, non gli ha mai fatto mancare le sue attenzioni.
Ora, anche con l'aiuto delle vitamine, si è ripresa alla grande e tra una decina di giorni festeggerà il suo primo compleanno.


Nella foto qua sopra, si prende cura di Amilcare (in primo piano) e di Macchia, la sua ultima poppata prima di raggiungere la sua nuova famiglia.

Riceviamo foto e notizie di entrambe le gattine e sembrano essersi ambientate bene, sono proprio coccolate e ben accudite.

Con ogni probabilità non ci saranno più "saghe di cuccioli" in questo blog, dato che le femmine (Gina e Tosca) sono ormai sterilizzate, quindi i racconti cucciolo-gattosi si chiudono qui.... forse. =)

A presto! =)



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